Nei quali Leali ha dimostrato tutta la versatilità della sua voce capace di passare dal sound del blues a quello del rock e, addirittura del jazz, lui che cantante jazz non è. Poi una divagazione con il classico Malafemmina, un po’di mambo con Guarda come gira la vita,e ancora jazz con Più di così. Poi un’incursione sanremese, Tutto è cominciato così, e un omaggio a Mina con Non credere, e uno a De Gregori con La valigia dell’attore, intervallati da una divertentissima A lavorare. Quindi una vera e propria esplosione soul con l’apprezzatissima Angelo Negro, una cover degli Eagles Desperado, e la popolare Io camminerò nella quale il crooner italiano sulla breccia da 45 anni fa tremare anche i rami degli alberi. Niente di te fa invece da prologo alla storica Deborah, seguita da un altra famosissima hit Mi manchi. Omaggio alla musica evergreen con una straordinaria performance sulle note di Pregherò (Stand by me) e ancora Sanremo con Ti lascerò che al festival veniva eseguita in coppia con Anna Oxa. Breve pausa per il "Negro Bianco" alle prese con il gran caldo e l’umidità della peraltro splendida serata che da la possibilità alla band, una vera orchestra, due tastiere, chitarra, basso , percussioni, sassofono e voce solista, di presentarsi. Poi il gran finale con Io amo e la gettonatissima A chi? forse il brano più conosciuto di questo artista che ha fatto e fa ancora concerti in tutto il mondo. E gli inevitabili bis, con Fausto che non si è certo risparmiato, con la dolcezza di Con quel sorriso (Solo Lei) e ancora Mi manchi. E si ci sei mancato caro Fausto Leali e speriamo che il nuovo disco, la cui uscita è in programma per il prossimo anno, sappia regalarci e regalare ai più giovani che meno ti conoscono le emozioni che hanno segnato la tua e la nostra storia. (Lorenzo D’Angelantonio).