Il 27 febbraio scorso si è svolta l’Assemblea di Federbalneari Fiumicino che aveva come ordine del giorno il rinnovo delle cariche per il quadriennio 2016-2020. Il nuovo presidente è Sarah Lollini, un architetto giovane e preparato. Sarah ha un curriculum di tutto rispetto visto che ha collaborato con studi di Barcellona, Roma e Dubai partecipando a concorsi di progettazione e bandi internazionali.
Rinnovato anche il consiglio all’interno del quale c’è un’ampia rappresentanza tra stabilimenti e spiagge attrezzate nelle varie località comunali.
Questi tutti i nuovi consiglieri: Emanuele Bianchi (Moai Passoscuro), Marco Borlenghi (Albos Club Fregene), Valerio Capogrossi (Malibu Beach Focene), Vincenzo Casapaulla (Eco del Mare Maccarese), Orazio Catanzaro (Havana Beach Focene), Raffaello Coletta (Controvento Fregene), Maurizio Contestabile (Il Baraonda Focene), Marco Falsarella (Singita Fregene), Luca Pacitto (Point Break Fregene), Domenico Putino (Lido di Focene).
Ma la novità principale resta quella della presidenza, perché Federbalneari Fiumicino ha scelto un tecnico qualificato e non certo a caso.
“Il lavoro fatto in questi quattro primi anni dalla nostra associazione è stato importante – spiega Marco Falsarella presidente uscente di Federbalneari – in particolare il centro servizi per i soci, particolarmente efficiente. Certamente dobbiamo ancora migliorare ma soprattutto va fatto un ulteriore salto di qualità e Sarah Lollini è la figura giusta per questo. È un tecnico e non un balneare che resta comunque titolare di una concessione, qualunque essa sia. Per questo può rappresentare ancora meglio la categoria, la sua voce parla a nome di tutti e con la competenza che le deriva dalla formazione professionale. Abbiamo davanti delle questioni cruciali per il nostro futuro, l’erosione e il rinnovo delle concessioni, tanto per fare un esempio. Sfide che riguardano tutti e che potremo affrontare nel migliore dei modi solo se saremo uniti. Un invito alla coesione che rivolgo anche alle altre sigle, i tempi sono maturi per lavorare insieme. E la scelta di un tecnico come presidente vuole contribuire a creare un terreno ancora più fertile a questa collaborazione. Inoltre – conclude Falsarella – a nostro avviso bisogna fare un ulteriore salto di qualità. I tanti problemi della categoria, le incognite sul presente e quelle sul futuro, hanno assorbito quasi completamente la nostra attività. Dobbiamo riprendere a essere soggetti attivi anche nella società civile, contribuire al suo miglioramento con proposte, idee, interventi. Una responsabilità importante che sentiamo sempre più, sia come imprenditori, sia come associazione”.