“Giocatore della Lazio che contribuì allo scudetto del 1974, ma anche e soprattutto simbolo di un calcio che non esiste più e che era di esempio a tante generazioni di giovani appassionati, era ammirato anche da tifosi di altre squadre e meriterebbe a due anni dalla sua morte un riconoscimento da parte del nostro comune”. È quanto ha fatto sapere Roberto Feola, portavoce del circolo Fdi-Patria e Libertà a Fiumicino

Facco – dice Feola – difatti ha trascorso gli ultimi anni della sua vita a Fregene godendo del rispetto di tutti i cittadini della frazione del nostro comune, e quindi trovo giusto che quando una persona diventi un simbolo oltre la fede calcistica per la cittadinanza gli si debba rendere omaggio. E uno dei migliori modi a mio avviso sarebbe quello di dedicargli una targa o un giardino a Fregene che era diventata la sua casa.”