“Il raddoppio dell’area occupata dall’aeroporto di Fiumicino proposto da Adr e sostenuto da Alemanno è una scelta che non ha nulla a che fare con l’efficienza dello scalo romano, i cui problemi non dipendono certo dall’esiguità delle infrastrutture. L’unica vera giustificazione di questo progetto è nel doppio ruolo di Benetton, che è il principale azionista di Adr e possiede gran parte dei terreni sui cui sorgerebbe Fiumicino 2. Insomma, un caso di scuola di conflitto d’interessi e al tempo stesso un intervento che cancellerebbe un tratto prezioso di litorale romano”. Lo dicono i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante. “Il sedime aeroportuale di Fiumicino – affermano i parlamentari ecodem – ha più o meno la stessa ampiezza di quelli occupati dagli hub di Parigi, Londra o Francoforte, che pure fanno registrare un movimento di passeggeri più che doppio. L’aeroporto romano ha tanti problemi, ma per risolverli non c’è nessun bisogno di consumare qualche altro centinaia di ettari di suolo naturale. In considerazione di tutto ciò – concludono Ferrante e Della Seta – abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Passera, chiedendo che il progetto sia sottoposto alla Valutazione ambientale Strategica”.