Aggiudicazione provvisoria all’asta per la concessione, è stata fatta un’offerta, si riapre così l’intera vicenda del sistema della portualità, porto commerciale ridimensionato?

La fumata questa volta sembra essere bianca. Dopo tante aste andate deserte, questa volta l’offerta è arrivata. Il 19 ottobre scadeva il termine per la presentazione delle proposte di acquisto dell’ex Porto della Concordia, messo all’asta dalla sezione fallimentare del tribunale ordinario di Roma. A sorpresa, visto l’andamento delle edizioni precedenti, l’esperimento di vendita relativo al concordato preventivo ha avuto “un’aggiudicazione provvisoria del compendio contenente anche la concessione demaniale del Porto Turistico di Isola Sacra”.

Conferme ufficiali sul nome della società che ha fatto l’offerta, al momento in cui si chiude l’edizione di Qui Fiumicino, non ci sono, ma le probabilità che si tratti della società croceristica che nel recente passato si è interessata ala vicenda sono alte. È il colosso Royal Caribbean, che pure con una “manifestazione di interesse” aveva elargito quasi un milione di euro per dare un po’ di ossigeno alla procedura per evitare, inutilmente, il fallimento nel 2018? Lo sapremo presto.

Di fatto sembra riaprirsi uno scenario che sembrava senza uscita. “Abbiamo saputo anche noi dell’aggiudicazione provvisoria – commenta il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – in attesa di avere la disponibilità del verbale dal notaio delegato e di ricevere la comunicazione ufficiale, gli avvocati di parte ci hanno infatti chiesto di sospendere ogni azione che il Comune di Fiumicino abbia intrapreso o voglia intraprendere per il recupero coatto dei canoni demaniali non pagati. Spero, qualunque sia la società proponente, che tutto si risolva per il meglio nell’interesse della comunità locale. Ricordo che nella concessione è compresa la sistemazione del lungomare, del vecchio Faro e di via Trincea delle Frasche, con tutte le opere viarie e di urbanizzazione connesse”.

I 90 anni di concessione del porto con “Occupazione e uso di zona demaniale marittima di mq 54.806 di aree a terra e di mq 988.094 di specchi acquei”, era già nel mirino della società americana Royal Caribbean. La quale, nonostante tutte le difficoltà burocratiche, interminabili in questo paese, ha sempre ritenuto strategica la scelta di Fiumicino. Dove è interessata a realizzare un molo attrezzato per l’attracco delle navi da crociera, l’obiettivo dichiarato, con dragaggio superiore dei fondali per permettere arrivi e partenze. Con l’aeroporto Leonardo da Vinci e Roma a due passi, i suoi passeggeri sarebbero in pole position per tutte le tratte di riferimento del Mediterraneo. E si parla di un colosso del mercato crocieristico capace di investire per una delle ultime navi varate oltre un miliardo di euro.

Chiaramente servirebbe una variante al progetto approvato inizialmente, oggi superato dalla realtà. E un porto turistico ridimensionato con molo croceristico potrebbe anche essere una soluzione per mettere d’accordo un po’ tutti, visto che anche il Porto commerciale a quel punto andrebbe ridimensionato. Una revisione complessiva del sistema della portualità di Fiumicino, visto che a quel punto il primo lotto, con Darsena Pescherecci e trasferimento della Cantieristica, potrebbe essere già un punto di arrivo.

Si vedrà molto presto lo sviluppo della situazione, di certo “l’aggiudicazione provvisoria” della concessione è destinata a imprimere una forte accelerazione a tutto il sistema dei porti e non solo locali.