I gruppi consiliari di opposizione (PD-IDV-SEL) attraverso una nota congiunta spiegano come negli ultimi giorni alcuni esponenti della maggioranza “hanno ripreso l’argomento proponendo di discuterne nelle commissioni interessate (edilizia e ambiente) e non in consiglio comunale, chiedendoci quindi di ritirare la mozione presentata, cosa che abbiamo fatto. Finalmente tale discussione è stata affrontata ed i consiglieri membri delle commissione all’unanimità hanno concordato sulla necessità di redigere tecnicamente un regolamento in materia e sull’opportunità di ripensare alle aree da destinare a tali impianti”. L’esperienza di Tragliata, dove sarebbe previsto un mega impianto fotovoltaico su una superficie di 40 ettari da istituire su un area a prevalente destinazione agricola, è stato l’episodio scatenante. “Provate ad immaginare l’impatto di 40 ettari di campagna romana, coperta con pannelli fotovoltaici – continua la nota – un velo nero che a lungo andare impoverisce la terra su cui è steso, lede la bellezza del territorio a vocazione agricola e turistica. Da qui scaturisce la necessità di una regolamentazione e la riflessione nello specifico sull’opportunità della collocazione di tale impianto su zone alternative eventualmente già compromesse dal punto di vista ambientale e altamente utilizzate dal punto di vista antropico, inclusi i beni immobili (terreni, edifici, ecc.) di proprietà comunale. La mozione citata per molti mesi è stata ignorata dalla maggioranza, che ha addirittura per bene due volte disertato la discussione in aula, occasioni in cui erano presenti anche cittadini interessati, che hanno lasciato la sede comunale risentiti verso chi non ha voluto nemmeno prendere in considerazione la discussione da noi proposta”. Ma ora entrambi le parti sembrano avere trovato una prima intesa.