Frequento Fregene dal  lontano 1960. In quegli  anni, giovanissima, ricordo le feste  hollywoodiane nelle case di Fregene nord, quasi sempre organizzate dal Ristorante “la Conchiglia”. Poi  ebbi la fortuna, insieme a Giulio, mio marito, di prendere la concessione per una casetta in seconda fila al Villaggio dei Pescatori. Anni indimenticabili. L’atmosfera del Villaggio era molto tranquilla e poetica e molti dei nostri  amici, esponenti della “intellighenzia” romana, aggiungevano un grande fascino ai nostri  incontri. Ricordo tra i tanti, il mio indimenticabile amico Gillo Pontecorvo, che sosteneva, con l’affettuosa voglia di crederci, che la nostra spiaggia era la Beverly Hills del Lazio!  Ancora oggi per la sua larghezza si potrebbe  definire una spiaggia californiana, ma ha il torto, anche se lo ritengo personalmente un pregio, di essere quasi a ridosso di Roma; e noi romani, molto spesso, diamo tutto per scontato e guardiamo senza vedere. Con indifferenza. Infatti guardiamo con indifferenza questa pineta monumentale scolpita nel cielo, le poche splendide palme rimaste, tra le case degli anni 50-60! Alcune di queste case dovrebbero essere considerate delle vere e proprie icone, spesso per le bellissime architetture e meravigliosi giardini, ed anche per  coloro che nel tempo le hanno abitate. Tra queste non posso dimenticare quella di Federico Fellini. Che dire dello splendido Lungomare “delabrè”, che è tra i pochi senza la presenza di negozi e vetrine  commerciali, che ne appannerebbe la naturale vocazione di luogo di passeggio e meditazione.
Finalmente – e questo ha il sapore del miracoloso – qualcuno ha pensato ad una pista ciclabile! Da poco si comincia a respirare un’aria di speranza! Finalmente, dopo anni di dimenticanza assoluta e totale, qualcosa si è risvegliato.  Ho notato e me ne rallegro, che l’intervento disinteressato e di puro volontariato del  simpaticissimo amico Enrico Vanzina, ha sollevato interesse e collaborazione da parte delle Autorità. Vorrei che questo interessamento fosse costantemente spinto da un forte e deciso aiuto di amici veri di Fregene e vorrei, se richiesto, impegnarmi io stessa – nel limite consentitomi dai miei tempi lavorativi – di unirmi a loro e dare una mano a Fregene, principalmente per ottenere una cosa non irraggiungibile: il mare pulito. Che ne dite? Formiamo un Comitato fattivo, apriamo una sottoscrizione pubblica visibile a tutti e diamo così il nostro aiuto. Basterà un minimo di quota di molti oltre ad una quota massima, per essere considerati  “cittadini onorari di Fregene”, per far si che questo miracolo, che sta delineandosi, possa diventare realtà. A Fabrizio Monaco, instancabile  tessitore di questa  bellissima tela, rivolgo un appello che mi esce dal cuore; dai corpo e sostanza a questo sogno. Te ne saremo tutti grati. A tutti Voi, che come me amate Fregene, un caloroso saluto ed un augurio di un sereno e corroborante relax.

(di Anna Fendi Venturini)