La Perla, il Point Break, il Tirreno, la Rivetta, il Capri e la Nave, la furia delle onde ha superato facilmente le “palizzate” di recinzione che i gestori mettono a protezione degli arenili. Dalla foce dello stagno di Focene, tutta la prima parte della costa di Fregene è allagata dal mare che ha trapassato la spiaggia formando un lago unico che arriva fin sul lungomare di Levante. Per i gestori il ricordo va ad un anno fa quando le ripetute mareggiate misero in ginocchio molte strutture balneari. “I danni ci sono stati anche questa volta – commenta Italo Bova gestore della Rivetta – forse in misura minore rispetto ad allora. Ma quando il mare sfonda le recinzioni ed allaga ristoranti, bar, sale motori delle piscine il guaio è fatto, agli impianti, agli arredi, alle strutture. Purtroppo da un paio di anni il fenomeno erosione ha iniziato a colpire anche Fregene e la sensazione ormai è che stiamo solo all’inizio”. Per Fregene, che ha sempre avuto una spiaggia profondissima, l’erosione della costa sud comincia a preoccupare. “La spiaggia è andata – aggiunge Luca Pacitto del Point Break – l’acqua arriva al parcheggio delle auto, al rimessaggio le imbarcazioni galleggiano su 20 centimetri di acqua. Mareggiata a parte l’erosione della costa non è più un fatto episodico. Non sappiamo esattamente da che dipende, se dalle barriere soffolte realizzate a Focene o da qualche altra opera creata tra Fiumicino e Ostia ma la realtà ormai è questa”. Problemi anche per lo stagno di Focene, le onde avrebbero spazzato via molti dei massi che limitavano l’argine della foce, ora sommersa dal mare. E il tempo non aiuta, dopo la calma prevista per oggi, per Natale potrebbe tornare la burrasca.