Sulla decisione Montino di affidare alla Provincia gli appalti superiori ai 40mila euro divampa la polemica tra maggioranza e opposizione. “Uno schiaffo all’autonomia gestionale di Fiumicino e alle nostre aziende che aveva promesso di difendere in campagna elettorale”, secondo  i consiglieri comunali Mauro Gonnelli, Giovanna Onorati, William De Vecchis, Giuseppe Picciano, Raffaello Biselli, Federica Poggio, Roberto Merlini, che in un comunicato congiunto spiegano: “Da un sindaco espressione dei poteri romani non potevamo aspettarci che questo. Affidare alla Provincia di Roma e di conseguenza alla futura Città Metropolitana, tutti gli appalti superiori ai 40mila euro (che rappresentano il 90 per cento dellle gare comunali), significa svuotare Fiumicino della propria autonomia gestionale e condannare al fallimento tutte quelle aziende locali che il sindaco Montino aveva promesso di tutelare in campagna elettorale. Perché se è vero che la norma statale che consente ai comuni di affidare alle aree metropolitane la gestione degli appalti, entrerà in vigore a partire dalla metà del 2015, è altrettanto vero che questa disposizione è stata più volte bocciata dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, subendo grazie alle battaglie dei sindaci dei tanti comuni italiani vari slittamenti. Montino oggi è l’unico primo cittadino in Italia ad aver deciso di anticipare gli effetti della legge senza attendere il ricorso dell’Anci e la decisione finale del Governo. L’eccessiva fretta di affidare tutto alla Provincia e alla Città Metropolitana chiara: svuotare Fiumicino della propria autonomia gestionale, svendendola a Roma, prima che la norma possa essere modificata. 
Ora si spiegano i motivi dell’assoluta indulgenza di questa amministrazione che da un anno e mezzo ha stoppato ogni tipo di affidamento limitandosi alle proroghe. Tutto programmato dall’inizio. 
Parlare di trasparenza, come ha fatto Montino ieri in conferenza capigruppo, è uno schiaffo all’intera città di Fiumicino che non è mai stata al centro di alcuno scandalo legato alla malagestione dei fondi pubblici. E una dichiarazione di sfiducia nei confronti di dipendenti comunali e dirigenti dei quali evidentemente il sindaco non si fida o non ritiene all’altezza. Ma soprattutto sarà un danno enorme per le nostre aziende che verranno tagliate fuori dagli appalti in favore di quelle romane.   
Come consiglieri di opposizione, convinti della battaglia per l’autonomia fatta dai nostri padri, voteremo contro a questa delibera. E speriamo facciano altrettanto tutti i consiglieri di maggioranza che hanno una grande responsabilità.  Purtroppo i timori che avevamo espresso in campagna elettorale si sono tutti avverati: la decisione di Montino di correre come sindaco a Fiumicino non aveva nulla di romantico ma era solo un modo per estendere gli interessi dei poteri romani sul nostro territorio. Ecco perché il nostro slogan è sempre stato e rimane tutt’oggi Fiumicino ai Fiumicinesi. 
La risposta della maggioranza di centrosinistra non si è fatta attendere, e a rispondere alle accuse è lo stesso sindaco Esterino Montino: “Da parte del centrodestra è arrivata la solita tiritera. Di fronte alle cose serie si usano slogan da bassa campagna elettorale. La norma nazionale (DL 90/2014), entrata in vigore ad agosto, ha semplicemente prorogato al 1° gennaio 2015 per gli acquisti di beni e servizi e al 1° luglio 2015 per i lavori, l’efficacia di un’altra disposizione della spending review già vigente sin da aprile 2014.   
Norme che obbligano tutti i Comuni non capoluoghi a costituire centrali uniche di acquisto, aderendo a quelle provinciali ovvero consorziandosi o convenzionandosi con altri Comuni. Il Parlamento ho scelto questa strada non per cancellare le autonomie degli oltre 8mila comuni italiani  ma per controllare e gestire con maggiore rigore gli appalti, gli affidamenti dei lavori che sono stati  e purtroppo in molti casi continuano ad essere fonte di malcostume e spreco di denaro pubblico. La scelta del Sindaco e della sua maggioranza è una scelta in piena autonomia, che non toglie nulla ai poteri del Comune di decidere gli obiettivi per i servizi e le opere da realizzare nella Città. Vuole invece riaffermare con grande trasparenza che non è importante chi apre le buste delle offerte di gara, ma le opere e i servizi da realizzare. Per noi, come centrosinistra, è questa la priorità, nonché l’obiettivo principale. Per il centrodestra, sembrerebbe invece il modo in cui si gestiscono gli affidamenti degli appalti. È una delle tante differenze tra noi e loro. Ma i cittadini di Fiumicino non hanno bisogno di avere la certezza che appalti si gestiscano in qualche stanza del comune, hanno invece bisogno che vengano fatti a regola d’arte, nella trasparenza più assoluta”.