Infatti, con l’entrata in vigore nell’anno 2005 del nuovo Piano Regolatore Generale, sono state introdotte nuove aree edificabili che porteranno ad un nuovo e più organico assetto del vasto territorio del Comune e che costituiscono una fonte di sviluppo economico per la città, producendo lavoro nel corso di realizzazione delle opere programmate dal PRG e ottenendo nuovi insediamenti produttivi e commerciali destinati a consolidare le attività imprenditoriali nel territorio. I terreni edificabili sono soggetti all’applicazione dell’ICI, una delle poche fonti di entrate che il  Comune può utilizzare per la fornitura dei servizi ai cittadini e per migliorare la qualificazione urbana della città. Per poter correttamente applicare detto tributo sulle aree edificabili, è necessario stabilire il valore venale dei terreni interessati, avendo riguardo ad una serie di elementi  che possono incidere in modo differenziato sul valore delle aree stesse. La legge istitutiva dell’ICI  (D.Lgs. n.504/92, art.5), in materia di aree edificabili  stabilisce che la base imponibile è costituita dal “valore venale in comune commercio al 1° gennaio dell’anno di imposizione, avendo riguardo alla zona territoriale di ubicazione, all’indice di edificabilità, alla destinazione d’uso consentita, agli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno necessari per la costruzione, ai prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe caratteristiche.” Allo scopo di ottenere dei parametri di stima il più possibile vicini alle caratteristiche di ogni area, la Giunta comunale ha nominato nel 2008 una Commissione di esperti con il compito di individuare un meccanismo di stima supportato da procedure automatizzate, e che potesse accogliere tutte le condizioni differenziali di un’area, riferibili ad es.: alla zona territoriale di ubicazione (cosiddetta “zona omogenea” del territorio); alla capacità edificatoria di ogni singolo lotto (indice di edificabilità); alla quantificazione di elementi penalizzanti, come possono essere ad esempio l’obbligo di redigere una pianificazione attuativa, la quale dilaziona nel tempo la possibilità di costruire. La delibera approvata dalla Giunta comunale recepisce lo studio predisposto dalla Commissione tecnica e dagli uffici comunali preposti, fissando la metodologia di calcolo del valore di ogni area che può essere così riassunta: viene rilevato il valore  medio al mq. di edifici adibiti ad edilizia residenziale situati in zona centrale di  Fiumicino. Detto valore medio viene rilevato dalle pubblicazioni di organismi ufficiali quali la Borsa immobiliare della Camera di commercio di Roma e dal Catasto, attraverso il suo Osservatorio del Mercato Immobiliare (O.M.I.).dalla media di questi due valori vengono scomputati tutti i costi da sostenere per realizzare le opere edilizie previste (applicando i costi medi desunti da pubblicazioni ufficiali). Si ottiene in tal modo il valore lordo di un’area edificabile (ovvero il valore massimo teorico).la procedura successiva è composta di un mix di operazioni, attraverso le quali, il valore lordo di un’area, riferibile al valore massimo teorico, viene ridotto in modo proporzionale ai singoli indici di edificabilità. In tal modo, il valore di ogni area sarà commisurato alla sua reale capacità edificatoria  (in termini di metri cubi realizzabili).per giungere al valore finale, al valore ottenuto per ogni singola area viene applicato il coefficiente stabilito per la zona omogenea riferita alla ubicazione nel territorio (centrale, semicentrale ecc.), questo valore viene ulteriormente rettificato in diminuzione, qualora l’area sia soggetta a “pianificazione attuativa” prima di poter costruire. La procedura di determinazione del valore descritta potrebbe apparire complessa, ma risulta di una semplicità assoluta, se si tiene conto che tutti i conteggi per proporzionare il valore all’effettivo indice di edificabilità dell’area viene effettuato in modo completamente automatico, con il software predisposto per la determinazione dei singoli conteggi. Detto software verrà ovviamente messo a disposizione dei cittadini affinché, in modo autonomo, oppure supportati dai nostri uffici possano ricavare i valori relativi ai propri terreni edificabili ed effettuare il giusto calcolo dell’ICI dovuta. In particolare, si precisa che la Giunta comunale ha voluto adottare una procedura trasparente e semplice allo stesso tempo, affinché venisse superato il rischio di dover fissare misure di valori delle aree troppo generalizzati che non avrebbero tenuto conto delle situazioni particolari. Al contrario, la procedura stabilita consente di individuare tutte le condizioni specifiche delle tipologie edilizie stabilite (abitativo, commerciale, produttivo),  e permette di commisurare il valore all’indice effettivo di edificabilità, oltre che alle eventuali condizioni penalizzanti che risultano presenti. I valori delle aree sono stati fissati anno per anno, come stabilito dalla legge di riferimento, a partire dall’anno 2005 e fino al corrente anno 2009. Per gli anni a venire basterà stabilire il parametro di variazione ISTAT per ottenere i futuri valori.   “Approveremo nei prossimi giorni – ha dichiarato l’assessore al Bilancio Massimiliano Terzigni – una delibera attuativa nella quale verranno stabilite le modalità e le procedure per consentire a tutti gli interessati di provvedere alla regolarizzazione dei pagamenti ICI in applicazione dei valori stabiliti. In particolare, verrà concesso un idoneo periodo di tempo entro il quale, dopo la pubblicizzazione di tutti i valori delle aree i cittadini potranno regolarizzare la propria posizione riferita agli anni 2005 e seguenti. Di fatto saranno stabiliti i criteri e modalità anche  per eventuali rateizzazioni qualora gli importi dovuti dal contribuente dovessero superare un certo importo”.“Mentre per gli edifici esistono dei criteri molto chiari attraverso i quali stabilire il valore dell’immobile sul quale applicare l’ICI – ha spiegato il sindaco di Fiumicino Mario Canapini – per i terreni vi era troppa generalizzazione. Abbiamo quindi approvato una delibera che recepisce le differenze tra le varie località che emergono dallo stesso mercato immobiliare e soprattutto abbiamo tenuto conto dei tempi necessari per i titolari dei terreni interessati, per la realizzazione degli edifici. E’ chiaro che chi è titolare di un terreno per costruire sul quale è necessario che l’amministrazione comunale approvi un piano attuativo pagherà di meno rispetto a chi invece potrà realizzare l’immobile immediatamente. Così come abbiamo recepito le difficoltà dei titolari dei terreni per l’edilizia produttiva per i maggiori costi che devono sostenere, come per esempio la sistemazione dei piazzali di movimentazione dei veicoli, attraverso  un’agevolazione che sarà applicata – ha concluso Canapini – per stabilire i valori dei terreni ad uso industriale ed artigianale anche perché riteniamo fondamentale incentivare l’edilizia che produce lavoro e occupazione stabile e duratura sul nostro territorio”.