Sabato12 febbraio alle ore 15.00 ci sarà la proiezione della I parte del film, mentre domenica 13 febbraio alle ore 10.30 verrà proiettata la II e ultima parte. Come il celebre romanzo di Tomasi di Lampedusa da cui è tratto, il film ripercorre le vicende della nobile famiglia siciliana dei Salina in una fase storica a cavallo tra vecchi e nuovi Borboni, Regno di Sicilia e Regno d’Italia, società aristocratica feudale e ascesa della borghesia. Premiato nel ’63 a Cannes, il film del regista milanese annovera un cast irripetibile con Burt Lancaster nei panni del Principe Salina, Alain Delon in quelli di suo nipote Tancredi, una bellissima venticinquenne Claudia Cardinale, Paolo Stoppa, Romolo Valli (Rina Morelli, Giuliano Gemma… ) e segna proprio nella produzione di Visconti un momento di profondo cambiamento rispetto alla sua filmografia passata, rispetto alla quale emerge in maniera prepotente il tema del “mondo perduto” attorno a cui ruota anche il romanzo. Perduta e decaduta è infatti una classe sociale, quella nobile, sostituita da una nuova borghesia affaristica, impiegatizia, un po’ rozza in uno scenario siciliano che Tomasi di Lampedusa conosceva benissimo, dato che la famiglia Salina è ispirata alla sua vera famiglia e il Principe Don Fabrizio ricalca molto la personalità e la storia del suo bisnonno Giulio Fabrizio. Perduta è anche un’era con i suoi ideali,  travolti in uno scontro sociale, ma anche generazionale, che nel film è rappresentato dal lungo e struggente rapporto tra il Principe/Lancaster e Tancredi/Delon suo nipote, e soprattutto dalla famosissima “scena del ballo” che rispetto al romanzo Visconti dilata fino ad un terzo della durata totale del film, caricandola di significati simbolici, di un sapiente misto tra grazia stilistica e malinconia, arricchite da una perfetta ricostruzione scenografica. Il cast tecnico è impreziosito dai alcuni dei più importanti professionisti dell’epoca, come la firma di Nino Rota per le musiche, Giuseppe Rotunno per la fotografia (Le Notti bianche, Rocco e i suoi fratelli, Lo straniero alcuni dei film per la regia di Visconti; Ieri, oggi, domani di De Sica e La grande guerra di Monicelli, solo per citarne alcuni) e Mario Serandrei al montaggio (La terra trema di Visconti, Il bidone di Fellini, Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, sempre per non dilungarsi). Al termine delle proiezioni il consueto incontro con il pubblico tenuto da Paolo Isaja, regista e Direttore dell’Ecomuseo.  Le proiezioni hanno luogo della Sala Visioni del Polo Ostiense dell’Ecomuseo del Litorale Romano che si trova nell’Area dell’Impianto Idrovoro di Ostia Antica, in Via del Fosso di Dragoncello, 172 (località Longarina) nelle vicinanze di Ostia Antica e a circa 3 km da Ostia Lido. Tutte le informazioni utili e il programma completo della prima sessione della rassegna sul sito: www.ecomuseocrt.it, Tel/fax 06.56.50.609; 06.56.51.764; cell.338.20.74.283. L’ingresso alle proiezioni e agli incontri è gratuito.