“Il Presidente Monti, che gode di buona considerazione in Europa, deve assolutamente chiedere con forza di correggere il provvedimento in quanto la situazione delle spiagge italiane si diversifica dagli altri Paesi avendo gli operatori balneari con decenni di sacrifici investito, costruendo strutture che di colpo verrebbero loro tolte – fa notare Canapini – Non solo, l’ipotesi del bando pubblico per le concessioni annuali creerebbe un caos nel settore se solo si considerano i tempi di espletamento delle procedure di gara e soprattutto i tempi di definizione dei numerosi ricorsi, che sicuramente ci sarebbero, da parte dei vari Tribunali Amministrativi. Mi chiedo solo dove fossero gli Europarlamentari italiani quando a Bruxelles è stato varato questo  scellerato provvedimento”. Anche altri sindaci presenti nel centro congressi dell’Eur hanno espresso lo stesso punto di vista di Canapini. Sull’argomento, però, è intervenuto anche Renato Papagni, Presidente di FederBalenari Italia, dicendo che “Non può essere la politica italiana a modificare la Bolkestein. Gli interventi dei Sindaci e degli Assessori pongono attenzione al problema, e per noi è di fondamentale importanza, perché creano sensibilità sulla questione. Ma non è questa la strada che salverà e migliorerà il sistema turistico balneare”. FederBalneari per questo propone al Governo di continuare con la procedura di evidenza, ma che sia contenuta e limitata, e che sia garantito il riconoscimento del valore commerciale dell’azienda alla società uscente in caso di perdita della concessione.