Ha combattuto come un leone, come quando affrontava le criticità del mare, ma alla fine s è dovuto arrendere a un male incurabile.

È morto così Axel , un labrador nero che aveva compiuto 10 anni lo scorso 19 settembre, lo scorso venerdì e che nell’estate 2020 era finito al centro dell’attenzione per aver salvato un bambino di 12 anni che aveva rischiato di annegare a causa di un crampo al polpaccio.

Erano le 11.45 di martedì 21 luglio 2020 quando sulla spiaggia di Fregene sembrava tutto tranquillo, anche per le buone condizioni del mare, quando all’improvviso qualcosa era cambiato.

“Mentre passeggiavo nella mia zona di controllo allo stabilimento balneare del Ministero della Difesa con il mio cane da salvataggio Axel – raccontava Deborah Cappelletti, assistente bagnanti – il mio occhio è caduto su un bambino in acqua, che si trovava più lontano degli altri. A un certo punto ha alzato la mano, era in difficoltà, e stando con il cane mi sono subito buttata in acqua per andare in suo soccorso e Axel mi ha seguita.

Una volta raggiunto il bambino ho potuto notare che sapeva nuotare e che era lucido, così l’ho agganciato ad Axel che l’ha riportato a riva. Durante il tragitto io ho pensato a massaggiargli il polpaccio e una vola volta usciti dall’acqua non c’è stato bisogno di chiamare il soccorso sanitario”. 

La presenza di Axel accanto a Deborah, entrambi con brevetto Fin, era stata fondamentale, visto che non aveva fatto perdere secondi preziosi. “In teoria – dice Deborah – senza il cane sarei dovuta andare a prendere l’attrezzatura necessaria per il salvataggio. Questo episodio però ha evidenziato l’importanza di potersi avvalere dei cani da salvataggio”. Axel sarà per sempre un eroe.