“Negli ultimi mesi la nostra comunità sta subendo un gravissimo colpo d’immagine. Non siamo ‘famosi’ per la legalità, la trasparenza e il buon governo, ma per una serie di vicende che stanno gettando ombre sempre più profonde sull’attuale amministrazione comunale”. È quanto di legge in una nota dei Gruppi di opposizione di Fiumicino.

Le inchieste in corso – prosegue la nota – ci restituiscono un quadro preoccupante e di profonda sofferenza per il futuro della città. Appalti, eventi e assunzioni sono al vaglio degli inquirenti: gravi capi di imputazione, con settori chiave dell’amministrazione posti sotto la lente di ingrandimento.

Nel quadro di queste indagini risultano coinvolte diverse persone di spicco dell’amministrazione, tra cui il Sindaco Mario Baccini, il suo capo di Gabinetto, l’avvocato Graziano, e due assessori della sua giunta, Raffaello Biselli e Federica Poggio, quest’ultima dimessasi fin da subito.

Accanto alle note vicende, si aggiunge l’inchiesta della trasmissione ‘Report’ andata in onda la sera di domenica 30 novembre su Rai 3 solleverebbe ulteriori interrogativi, questa volta sui finanziamenti della campagna elettorale che ha portato all’elezione dell’attuale amministrazione e che potrebbero, persino, generare profili di decadenza dalla carica sindacale.

Si tratta di varie e diverse situazioni che, a prescindere dal loro esito giudiziario che sarà determinato nelle sedi deputate, hanno oramai compromesso la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali, minando profondamente la credibilità dell’intero governo cittadino.

Motivo per cui riteniamo che, politicamente, qualcuno debba prendere atto di questa situazione. Perciò, chiediamo con urgenza, proprio a chi detiene la massima responsabilità politica, di rassegnare le proprie dimissioni per restituire ai cittadini di Fiumicino quella credibilità e quella fiducia nelle istituzioni locali che dovrebbero rappresentarli al meglio.

Il tempo delle ambiguità, delle responsabilità confuse e delle scuse è finito. Non permetteremo che Fiumicino venga definita da scandali e sospetti: chiediamo responsabilità, dignità, rispetto per la comunità”.