Era il lontano 2019 quando l’attuale vicesindaco Ezio Genesio Pagliuca prometteva in consiglio comunale di voler approfondire la questione “Lente” a Fregene. Per chi non conoscesse l’argomento, “la Lente” è quella grande area di macchia mediterranea situata nella parte centrale di Fregene di fronte al mare, la quale è stata distrutta da una fantomatica autorizzazione Comunale e Regionale datata 2014, poiché ha permesso di spostare (in realtà non è stato così ma peggio) pini marittimi e piante protette verso l’area della pineta, autorizzando di fatto il privato a lottizzare l’area.

Dopo 10 anni di promesse troviamo a Fregene come unica opera la pista ciclabile di viale della Pineta la quale risulta avere un inizio ma non una fine. Intanto la Pineta sta morendo, la costa è a rischio, via Agropoli è rimasta priva di illuminazione e ci rimangono essenzialmente tante feste di prima estate per poi non concludere nulla.
L’Associazione Difendi Fregene e altre hanno più volte cercato di capire la questione Lente ma il comune di Fiumicino è sempre stato un muro di gomma verso la località. Tale questione resta invece un’ insoluta devastante per Fregene (era stata promessa una piazza, una piscina coperta, un centro alberghiero e invece ad oggi non si sa niente).

Di certo siamo a conoscenza solo dell’imminente inizio dei cantieri per la realizzazione di un gran numero di villini e di ciò possiamo metterci l’anima in pace sul loro compimento. Ma non si è considerato che di fronte al mare troviamo diverse strutture balneari e, per il progetto visto, mancheranno almeno centinaia di posti auto mettendo a rischio la viabilità e allo stesso tempo le attività commerciali; senza contare il grande punto interrogativo di cosa accadrà nell’area dove erano previste opere di interesse pubblico.

Caro vicesindaco è arrivato il momento di scendere a  Fregene e spiegare alla città come troverà i posti auto che scompariranno. Cosa verrà concessa alla popolazione se non solo cemento?

Massimiliano Graux, responsabile territoriale FDI