La nuova dirigente, Monica Bernard, ha già lasciato il segno. Insieme ai suoi docenti ha avviato l’operazione rilancio ripartendo dai rapporti con le istituzione del territorio

Dal 1° settembre alla guida dell’Istituto di Istruzione Superiore Paolo Baffi è arrivata Monica Bernard. Un ritorno il suo considerato che, a parte gli ultimi due anni trascorsi alla Direzione Generale, per sedici anni ha insegnato francese nella stessa scuola guidata prima da Anita Maria Barbafiera e poi da Roberto Tasciotti. Anni gloriosi quelli, in cui il Baffi era il primo istituto della provincia di Roma. Qualche numero per far capire la situazione attuale: quando Tasciotti era dirigente, solo qualche anno fa, gli iscritti erano 1.670. Oggi sono scesi a 932, compresi i 109 del corso serale, di questi 151 i ragazzi a Maccarese, 109 in via Giorgio Giorgis e 563 alla sede centrale in via Bezzi.

Alla Bernard ora il compito di risollevare le sorti dell’istituto, un impegno che il nuovo dirigente ha assunto fin dal primo giorno. “C’è tanta voglia di ripartire – dichiara mentre mi riceve insieme alla squadra dei suoi docenti – contiamo di risalire rapidamente la china e tornare al vertice. Abbiamo la migliore palestra, la più attrezzata della provincia, con campo da pallavolo, da basket regolamentare, tribune, rivestimento in parquet, spogliatoi e docce. Poi le nostre cucine, tre laboratori con strutture nuovissime, pasticceria e ampia sala bar con caffetteria e soprattutto competenze con tutto quello che serve per ripartire”.

Il primo passaggio è stato quello di rimotivare i docenti. Le parole d’ordine sono ora collegialità e condivisione, perché la sua è una “leadership distribuita”: le decisioni si prendono insieme nell’interesse esclusivo dei ragazzi e dell’istituto, punto e a capo.

Monica Bernard, la nuova dirigente del Baffi

“Sono proprio i docenti i più motivati nel voler ripartire – spiega il dirigente – determinati a fare un buon lavoro. Ora siamo un vero laboratorio, degli sviluppatori di idee. Il nostro programma, una sorta di tridente, si basa su tre parole: legalità, inclusione e sostenibilità”.

Prima di tutto è stato rinsaldato il rapporto con le istituzioni del territorio. Il primo incontro è stato fatto proprio con il sindaco Esterino Montino e gli assessori. Poi il 3 dicembre c’è stato il convegno “Scuola e istituzioni, un dialogo aperto” al quale hanno partecipato Giuseppina Baffi, il sindaco Montino, Daniele Peroni della Direzione USR Lazio, Teresa Zotta di Città Metropolitana, Pasqualino Toscani comandante della stazione dei Carabinieri di Ostia, il colonnello Claudio Maria Sciarretta comandante della Guardia di Finanza di Civitavecchia, Lucia Franchini dirigente del Commissariato di Fiumicino, Daniela Carola comandante della Polizia locale, Antonio D’Amore comandante della Capitaneria di Porto di Fiumicino e Mario Rusconi dell’ANP.

“È quello che intendiamo per legalità e scuola come risorsa formativa – precisa la Bernard – è importante che le istituzioni presenti abbiano la possibilità, anche attraverso la scuola, di dialogare con le giovani generazioni e dimostrare che svolgono un lavoro a favore della collettività e non di sola repressione”.