A Fiumicino tra il Lago di Traiano e l’aeroporto in un antico casale il nuovo locale di Rosario e Cristina, il ristorante Entroterra, piatti di carne e di pesce e camere per la notte.

Un progetto tutto nuovo. Dopo tanti anni passati in riva al mare a Fregene, ora Rosario e Cristina cambiano latitudine con ampliamento dell’offerta. A Fiumicino, in un antico casale del 1930 degli Sforza Cesarini completamente ristrutturato, ha aperto la “Tenuta del Duca”. A pochi passi dal Lago di Traiano e dall’aeroporto Leonardo da Vinci non solo la cucina di “Entroterra”, il nuovo ristorante, ma anche ospitalità con alcune stanze subito a disposizione per dormire. Una moderna locanda dove un secolo fa c’era una grande stalla a ripercorrere in qualche modo storie e vicende del territorio. “Per tutto il 2024 le stanze saranno tre – spiegano Rosario e Cristina – ma dal 2025 diventeranno diciannove”.

Del resto dopo l’Hilton la “Tenuta del Duca” è il locale dove dormire più vicino allo scalo internazionale, una bella comodità per chi il giorno dopo deve prendere l’aereo e vuole fermarsi magari anche a cena. Arredate in stile country, le camere sono in perfetta sintonia con il resto della Tenuta. Dove è centrale il ristorante per il quale è stato assemblato uno staff di alto profilo con Edoardo come punto di riferimento. Insieme al pesce, anche cocktail e carne, queste le altre novità principali. C’è il barman Dario Araneo ad accogliere i clienti con uno dei suoi cocktail, oltre ad aiutare in sala. In cucina ci sono le mani sapienti di Cristiano Nosari, quelle di Daniele Cellitti e di Matteo Alfieri. Alla brace Cristian Russo, amico storico di Rosario che lo ha seguito in tante avventure.

Nel menù sono rimasti molti dei piati di pesce tanto apprezzati negli ultimi venticinque anni dai loro clienti. Ma c’è anche la grande apertura alla carne, in tutte le sue declinazioni. Perché “Entroterra” non poteva non riproporre i sapori delle origini, quelli apprezzati da quei viandanti che un tempo attraversavano la campagna tra Fiumicino e Maccarese.

Si segue la stagionalità, solo prodotti freschi. Cristiano, poi, ora prepara dei magnifici tortelli ripieni di coda alla vaccinara o dei ravioli del plin con genovese. Con il prosciutto al coltello sempre in vista, la carne è dei migliori tagli senza bisogno di maturazione e presentazioni, perché proviene da uno dei massimi esperti, Achille Cerulli, l’università del settore ben oltre i confini di Fiumicino.

Tra le proposte di pesce ci sono le pietre miliari del cammino di Rosario, le speciali alici fritte con ricetta segreta, il polpo spadellato al guanciale di Mangalitza, purea di patate e ricotta carnica, le nuvole di baccalà con puntarelle affumicate.

Nella lavagnetta tra i tavoli ci sono tanti piatti del giorno in base ai prodotti trovati durante la spesa quotidiana. La sala è grande e accogliente, ideale anche per eventi. Come al solito superba la cantina, almeno cento etichette solo tra bollicine italiane e francesi, a seguire un’incredibile varietà di vini per tutti i palati.

Non resta allora che provare la Tenuta del Duca che è partita benissimo. Aperto dal martedì al giovedì la sera, il venerdì e il sabato a pranzo e a cena, la domenica solo a pranzo. La Tenuta del Duca, via Carlo del Prete snc, Fiumicino, tel. 366-2386289.