“Anche Legambiente oggi all’unità di crisi convocata dal Comune di Fiumicino a seguito dei furti di cherosene dall’oleodotto “Civitavecchia-Aeroporto di Fiumicino” del 6 e 7 novembre scorsi; gli ultimi di una lunga serie che dopo oltre venti episodi, hanno portato al disastro ambientale di Maccarese. L’impegno profuso in questi giorni per bonificare i torrenti Arrone e Rio Palidoro da parte di tanti volontari, dell’amministrazione locale e di quanti questo territorio hanno vissuto e riempito di importanti attività zootecniche, rischia ora di essere vanificato dalle quantità di liquami sversati e dalle correnti che possono spingere in mare gli oli. Oltre 30 tonnellate di cherosene sversato, più di 50 Germani reali e decine di nutrie morte oltre a quintali di pesce, queste le prime drammatiche e non definitive stime del disastro alla fauna”, si legge in una nota diffusa da Legambiente Lazio. “Un oleodotto più volte interessato in passato da furti di cherosene, non può rimanere mal custodito come è accaduto; questo disastro ambientale si poteva e doveva evitare anche attraverso un monitoraggio serio dei punti di maggior delicatezza, corrispondenti con l’attraversamento dei fossi stessi – dichiarano Roberto Sacchi presidente di Legambiente Lazio e Daniele Rauso responsabile del circolo Legambiente Fiumicino – chiediamo che sia fatta estrema chiarezza e che le indagini, oltre a ricercare i colpevoli materiali dello sversamento, riguardino anche procedure di monitoraggio interno dell’oleodotto a dir poco negligenti; un passaggio sporadico di guardiania non può garantire la sicurezza di una conduttura tanto delicata quanto devastante in caso di rottura come è accaduto. Siamo nella splendida Riserva del Litorale Romano, in un’area di enorme pregio per la produzione zootecnica laziale e con una costa che se fosse raggiunta dal cherosene vedrebbe crollare la qualità già non eccelsa degli ecosistemi marini, e dopo la strage della fauna ittica interna si rischia il disastro su tutto il litorale”. Gli attivisti di Legambiente si sono messi a disposizione dell’amministrazione di Fiumicino ad operare attraverso le procedure di Protezione Civile nella bonifica della coste in caso di spiaggiamento di idrocarburi, da anni infatti l’associazione ambientalista forma i propri volontari per essere preparati ad intervenire sviluppando percorsi di alta formazione sulla “Marine Pollution”.