Sono passati 20 anni da allora, il tempo necessario per rielaborare questa bella esperienza. Nata, come tutte le cose migliori, da un’idea semplice. Avevo da poco pubblicato il secondo libro sulla storia di Fregene e avevo ancora nella testa l’immagine di quelle cartoline d’epoca in cui si vedeva come la chiesetta in pineta fosse una semplice capanna di legno con il tetto ricoperto di paglia. Dove Tito Schipa teneva sotto i pini i suoi concerti memorabili. Con il passare degli anni quella costruzione è andata distrutta, così, successivamente, i fedeli decisero di radunarsi per la messa nelle domeniche estive nello slargo di via Sestri Levante. Troppo brutto per essere vero, con quella copertura di plastica ondulata. Così chiesi, con l’entusiasmo giovanile che ti fa credere che quasi tutto sia possibile, a un gruppo di professionisti se avevano voglia di darmi una mano per realizzare qualcosa di più dignitoso. Dopo aver ricevuto il via libera da “Donfra”, i primi a cui mi rivolsi per testare la reazione furono l’architetto Angelo Mattiuzzi, Angelo Bellotto e Alfio Astolfi. Non mi fecero nemmeno finire di parlare che già erano partiti. Pochi mesi dopo la struttura era pronta, furono coinvolte tante persone, ognuna diede o fece qualcosa senza chiedere in cambio niente. Tutti erano profondamente motivati.
Da allora d’estate le sante messe si celebrano in quel nuovo sito liturgico poi chiamato Spazio Sacro. Tutta in legno lamellare, con il tetto ricoperto da una guaina di rame: “L’ho pensata come una mano divina, aperta a protezione dei fedeli – spiegava il progettista Angelo Mattiuzzi – l’idea della verticalità dell’impianto viene naturalmente dai pini secolari. È tutto smontabile, altare compreso, in modo che d’estate il sito possa essere utilizzato per concerti e spettacoli all’aperto. Tra tanti che hanno partecipato all’iniziativa mi corre l’obbligo di ringraziare Angelo Bellotto, che si prodigato con un impegno ammirevole”.
Se Bellotto fu l’anima propulsiva dell’impresa, non si può non citare tutti gli altri, quelli che lo stesso Don Francesco ci tenne a ringraziare di persona uno ad uno al termine della inaugurazione: Angelo Mattiuzzi, Alfio Astolfi, Angelo Bellotto, Gianfranco Caporlingua, Rinaldo Silvestri, Romualdo Pietrini, Domenico Campagiorni, Aldo Belloni, Mario Cesarini, Massimo Mattiuzzi, Virgilio Chierico, Maurizio Bistocchi, Ugo Folgori, Mario Busco, Vincenzo Bauco, Francesco Galati, Marco De Chiara, Massimo Bellotto, Leonardo Tomasetto, Ferruccio Lorenzon, Angelo Mattiuzzo, Luigi Mattiuzzo, Leonardo Astolfi, Franco Barone, Vivai Paglialunga Engels, Confcommercio Fiumicino, Pro Loco Fregene, Banca di Credito Cooperativo di Maccarese, Ala 97-Rif Spa.
“Finalmente Fregene avrà un nuovo sito liturgico in Pineta – diceva Don Francesco – Al posto della vecchia cappella ne arriverà una nuova, realizzata grazie ad alcuni imprenditori locali che si sono impegnati nel progettare un nuovo luogo di preghiera più in sintonia con la pineta secolare”.

Fabrizio Monaco