Quale antifurto casa scegliere? Guida all’acquisto

Riuscire a individuare l’impianto di allarme più adeguato alle caratteristiche della propria casa al giorno d’oggi è un esercizio complicato: non perché le proposte a disposizione sul mercato siano poche, ma – al contrario – perché l’offerta commerciale è così ampia e variegata che si rischia di rimanere disorientati e di non riuscire a prendere una decisione. Le caratteristiche e le funzioni che contraddistinguono gli antifurti, per altro, vanno via via aumentando a mano a mano che la tecnologia si evolve: ecco perché i non addetti ai lavori rischiano di ritrovarsi alle prese con una mole enorme di dubbi che meritano di essere risolti.

Gli antifurti servono veramente?

Leggendo le notizie di cronaca che riportano ogni giorno episodi di furti e rapine in casa, viene spontaneo chiedersi se gli antifurti siano poi così utili o se, invece, la spesa necessaria per acquistarli non rappresenti un investimento superfluo. In realtà gli allarmi sono un deterrente importante per i malintenzionati, ma soprattutto sono sempre più in grado di assicurare interventi tempestivi. I sistemi più recenti offrono l’opportunità di gestire ogni aspetto attraverso un’applicazione, grazie a cui si può essere informati in tempo reale su quello che sta succedendo nel proprio appartamento, nel proprio negozio o in qualsiasi altro locale che venga monitorato. Se una volta i messaggi di allarme venivano inviati via telefono, tramite i combinatori GSM, oggi tutto è molto più rapido, e in alcuni casi si possono ricevere perfino le immagini degli ambienti grazie alle riprese delle telecamere.

I criteri da valutare

La spesa che deve essere affrontata per l’acquisto e l’installazione di un impianto di allarme è ben poca cosa rispetto al valore della serenità e della tranquillità che derivano dalla consapevolezza di vivere in una casa sicura. Ma quali sono gli aspetti che è bene valutare per la scelta dell’antifurto? Bisogna partire dal presupposto che non esiste un sistema che sia in assoluto migliore di tutti gli altri. Tra i parametri su cui ci si deve focalizzare prima di un acquisto c’è, senza dubbio, l’assistenza sul territorio che viene garantita dall’azienda. Anche la facilità nel reperire eventuali pezzi di ricambio è una discriminante significativa, ma occorre tenere conto anche della compatibilità tra le diverse marche. Inoltre, dovrebbero essere preferiti quegli antifurti che possono essere gestiti via app e quelli che consentono di usufruire di centrali antifurto senza fili con la trasformazione dell’interfaccia.

L’assistenza sul territorio

Se ci si chiede in tema di antifurto casa quale scegliere, non si può fare a meno di valutare l’assistenza sul territorio, a maggior ragione nel caso in cui si opti per impianti piuttosto elaborati e complessi, che presuppongono una seppur minima programmazione. Ma l’assistenza si rivela indispensabile anche in presenza di un guasto o di un malfunzionamento: imprevisti di lieve entità che possono sempre capitare ma che, se non vengono corretti in tempo, rischiano di lasciare un edificio esposto alle intrusioni di malintenzionati

Al tempo stesso, ci si deve preoccupare di accertare la compatibilità con antifurti di altre marche. Può capitare, per esempio, di essere interessati a installare un antifurto di un certo marchio, quando però il rivenditore a cui ci si rivolge ha a disposizione solo un rilevatore di un altro marchio. Appare evidente che nel caso in cui non vi fosse compatibilità tra i due marchi si sarebbe costretti ad aspettare molto tempo prima della consegna del prodotto; se le due soluzioni sono compatibili, invece, l’impianto di allarme può essere completato in men che non si dica. Questo discorso, in ogni caso, non può essere esteso agli accessori via radio, che sono componenti che devono sempre essere della stessa marca dell’allarme.

Un antifurto cablato può essere trasformato in un impianto senza fili?

Alcuni antifurti con fili possono essere trasformati con relativa semplicità in sistemi wireless: ciò è possibile grazie all’adozione di una specifica scheda interfaccia, in virtù della quale un impianto filare può essere convertito in un sistema filo/radio e, di conseguenza, in un allarme senza fili. Un’opportunità di questo genere può tornare utile in molteplici circostanze: per esempio, se si ha la necessità di aggiungere un sensore in più, oppure quando occorre posizionare un sensore fuori dal balcone, là dove i cavi non possono essere fatti passare. Interfacce simili sono preziose quando si è in presenza di impianti già esistenti e che devono essere completati, oppure quando occorre proteggere punti della casa in cui i fili non possono giungere.

Le applicazioni per gestire gli antifurti

Ormai la disponibilità di un’app per la gestione dell’allarme di casa è una delle funzioni più richieste nel settore. Comandare l’antifurto da remoto vuol dire avere la possibilità di inserirlo, di parzializzarlo o di disinserirlo a distanza. Ma non è tutto, perché le app permettono anche di ascoltare i suoni che provengono dagli ambienti interni, quando si ricorre a un combinatore telefonico, o di ricevere i messaggi di allarme. Ancora, grazie ad esse si può conoscere lo stato dell’impianto, attraverso la comunicazione di possibili anomalie. Non importa che si scelta un allarme radio o un sistema filare: le applicazioni sono disponibili in entrambi i casi. 

La composizione degli impianti, infine, è un ulteriore parametro che può favorire la scelta di questo o quell’antifurto. I sistemi possono essere standard o componibili: in altri termini alcuni antifurti presentano delle centrali già cablate, mentre altri propongono dei contenitori in cui si può scegliere quale centrale si desidera installare. Diversi impianti, inoltre, forniscono già la scheda Ip attraverso cui possono essere gestiti via app.