Capsule e cialde sfidano il caffè del bar: tradizione o comodità?

La vita dei lavoratori, specialmente nelle grandi città, assume ritmi e contorni sempre più frenetici, che spesso non consentono di godere nemmeno della famigerata pausa caffè. In questo le abitudini degli italiani stanno cambiando, ed anche il più classico dei break sul posto di lavoro necessita di prendere le misure e di adeguarsi.
Il tempo talvolta non basta nemmeno per scendere le scale e raggiungere il bar sotto casa o sotto l’ufficio; così il classico caffè al bancone, quello al mattino di corsa prima di andare a lavoro o quello dopo il pranzo, si consuma sempre più spesso sul posto. Le comodità del resto non mancano e le macchinette del caffè in casa o negli uffici stanno gradualmente rimpiazzando il rituale del caffè sorseggiato nella classica tazzina del bar.

Il mercato delle monodosi non conosce crisi

I numeri sembrano confermare una tendenza ormai marcata, che vede preferire la comodità del bere il caffè a casa o comunque senza uscire, il più delle volte da soli, piuttosto che raggiungere il bar più vicino e dare seguito ad una delle traduzione più longeve e consolidate del bel paese.
Bere il caffè al bar è molto più di un semplice gesto, rappresenta un momento di aggregazione, di scambio e condivisione, che nella meccanicità di attivare una macchinetta e di inserire una cialda o una capsula, viene meno.

Messo da parte l’aspetto più romantico, è naturalmente il mercato a dettare le regole del gioco e gli italiani ne danno dimostrazione con un incremento vertiginoso del consumo di cialde e capsule ogni anno.

Nel 2016 il mercato nazionale delle cialde e delle capsule aveva espresso una disponibilità produttiva di oltre 1.000 milioni di euro, di cui circa un quarto in export, e la restante parte, pari a circa 800 milioni, per la domanda interna. Con questi numeri si profilava un +24% per quanto riguarda le vendite di monodosi rispetto al 2014, in controtendenza rispetto alla diffusione in generale di caffè (calata nel 2015 di circa 3 punti percentuali).
D’altra parte sono tanti i brand che hanno iniziato a produrre questo genere di prodotti, che si trovano sul mercato a cifre accessibili. Basta guardare i produttori più noti ed i prodotti che offrono: il costo delle capsule Illy ad esempio è tra i più convenienti del mercato. E si sta parlando di una marca che va per la maggiore, i cui prodotti possono essere acquistati facilmente anche in rete su siti come Okcialde.

In Italia sono circa 1 miliardo, ed il numero è destinato ancora a crescere, le capsule acquistate fisicamente e online ogni anno, circa 1/10 del totale mondiale.Con questi numeri e queste proporzioni è facile comprendere come il mercato delle mono dosi stia attraversando un boom che, allo stato attuale, è difficile pensare che possa fermarsi. I banconi dei bar dovranno evidentemente accontentargli degli irriducibili, di chi ha il piacere che il caffè venga preparato e preferisce il contatto umano.