Quella italiana non è una popolazione “giovane”, questo è ormai noto, ma qual è la fascia d’età numericamente prevalente nel nostro Paese?
A rivelarlo, nei suoi più recenti report, è l’Istat: secondo quella che può assolutamente essere considerata la fonte autorevole per eccellenza, a “dominare” la nostra popolazione sono i cinquantenni.
Cinquant’anni oggi: un età decisamente “diversa” rispetto al passato
Prima di entrare nel dettaglio e di scoprire cosa rivelano le statistiche dell’istituto statistico nazionale, quanto appena detto merita assolutamente delle riflessioni.
Ci si imbatte spesso in frasi del tipo “oggi si diventa vecchi più tardi”, “i 40 anni sono i nuovi 30 anni”, “la vita inizia a 50 anni” e via discorrendo, ma senza cadere in banali luoghi comuni è evidente il fatto che, dal punto di vista sociale, la vita sia cambiata radicalmente rispetto ad alcuni decenni addietro.
Certamente non è positivo il fatto che una nazione debba fare i conti con delle natalità così basse, per contro un dato come questo può senz’altro essere letto come indice del fatto che oggi, a cinquant’anni, si sia assolutamente nel pieno della propria vita, e che un’età simile non sia affatto eccessiva per intraprendere delle nuove strade, magari di natura professionale, o per compiere dei passi importanti a livello personale, come crearsi una famiglia.
Nessuno può negare l’esistenza dell’orologio biologico, anche se l’aspettativa di vita cresce, purtroppo, nessuno potrà evitare l’invecchiamento, tuttavia questi dati così netti rappresentano un piccolo schiaffo al cosiddetto ageismo, ovvero quell’insieme di pregiudizi e stereotipi che vengono sovente rivolti alle fasce d’età non più giovanissime.
Proprio per questi motivi, oggi il compimento dei cinquant’anni è considerata una tappa meno “senior” rispetto al passato, ed è emblematico, da questo punto di vista, il fatto che “storici” locali notturni come magicfly.it scelgano di dedicare un’attenzione particolare proprio alle feste di cinquant’anni.
I dati Istat: cinquantenni al primo posto, seguono sessantenni e quarantenni
I dati Istat a cui si accennava possono essere facilmente consultati sul sito Internet ufficiale dell’istituto, precisamente nello strumento denominato “demo”, che propone le statistiche aggiornate della popolazione residente.
Considerando le fasce d’età per intervalli di 10 anni (da 0 a 9 anni, da 10 a 19, da 20 a 29 e via discorrendo), quella dei cinquantenni è risultata essere, come si diceva, quella numericamente più consistente.
Secondo Istat, infatti, la popolazione residente in Italia al 2025 conta ben 4,71 milioni di cinquantenni, ovvero persone di età compresa tra 50 e 59 anni, seguono la fascia d’età dei sessantenni, con 3,94 milioni di persone, e quella dei quarantenni, con 3,90 milioni.
Nel 2025, la popolazione residente in Italia ammonta, secondo Istat, a 28,87 milioni, ciò significa che i cinquantenni rappresentano, ad oggi, ben il 16,31% della popolazione totale.
Considerando unitamente le tre fasce di popolazione numericamente più importanti, ovvero, come detto, quella dei cinquantenni, quella dei sessantenni e quella dei quarantenni, esse rappresentano oltre il 43% della popolazione nazionale, e questo è senz’altro un dato emblematico.
Come si può ben immaginare, infine, i dati sono decisamente inferiori per quel che riguarda la fascia d’età più bassa, quella da 0 a 9 anni: i bambini che si collocano nella medesima, infatti, sono 2,22 milioni, ovvero il 7,6% della popolazione totale.