I consigli da seguire per acquistare gli infissi in pvc

Prima di acquistare i serramenti in pvc per la propria casa, può essere utile conoscere qualche informazione in più a proposito di queste soluzioni e delle loro caratteristiche. Non tutti sanno, per esempio, che gli infissi in pvc vengono distinti in prodotti di classe M e prodotti di classe S: si tratta di una classificazione che ha a che fare con la capacità di resistere a condizioni climatiche specifiche. Nel nostro Paese le finestre in pvc che vengono installate devono avere un profilo in classe S, che è quello più adatto a un clima severo: lo impone la normativa UNI EN 12608-2005 in considerazione delle condizioni climatiche del territorio italiano, con un clima più caldo rispetto a quello dei Paesi del Nord Europa.

Richiedere le certificazioni

Tuttavia non tutti rispettano tali prescrizioni, e soprattutto tra i prodotti a basso prezzo disponibili in commercio non è raro imbattersi in profili in classe M, che sono stati progettati e costruiti per adattarsi a un clima moderato. Il problema è che se questi infissi vengono installati in un’area geografica come quella italiana, le loro prestazioni sono destinate a peggiorare con il trascorrere del tempo, specialmente perché le alte temperature rischiano di provocarne la deformazione. Proprio per questo motivo, prima di qualsiasi acquisto occorre richiedere le certificazioni utili a verificare che la finestra che si sta comprando abbia un profilo di classe S.

Le caratteristiche del pvc

Chi mette in vendita finestre pvc, pertanto, dovrebbe fornire tutte le certificazioni obbligatorie richieste; e sarebbe preferibile che venissero messe a disposizione anche le certificazioni facoltative (il Voc, per esempio). Il consiglio è quello di propendere per i serramenti in pvc vergine, tralasciando le soluzioni realizzate in materiale riciclato. Il pvc vergine, infatti, assicura più benefici: può durare più a lungo nel tempo perché garantisce una resistenza maggiore, e in più risulta ecocompatibile, dal momento che può essere reintrodotto al 100% nel ciclo produttivo.

I rischi associati a un pvc di qualità modesta

Quando il pvc non soddisfa alti standard di qualità, non solo rischia di usurarsi in fretta nel corso degli anni, ma si può rivelare addirittura pericoloso. Un materiale di questo tipo, infatti, può rilasciare sostanze volatili organiche nocive per la salute, o comunque contenere il piombo o altri metalli pesanti. La qualità del pvc viene attestata proprio dal certificato Voc a cui abbiamo fatto cenno in precedenza, che certifica l’assenza di sostanze nocive.

Quali finestre scegliere

La classe energetica è un ulteriore fattore da valutare con cura prima di un acquisto. Come noto, si va dalla F, che è la più bassa, alla A, che è la più alta. Più la classe energetica è bassa, peggiori sono le prestazioni: in sostanza, l’isolamento termico è modesto e la dispersione di calore è elevata. Le classi energetiche indicano, nel caso delle finestre, quanto spessi sono i profili in pvc. Per esempio, un prodotto di classe A si contraddistingue per uno spessore pari a 3 millimetri, da cui derivano performance ottimali dal punto di vista dell’isolamento acustico e termico. Se il calore non si disperde, vuol dire che in inverno il riscaldamento può essere tenuto più basso, e di conseguenza si consuma meno.

La marcatura CE

La marcatura CE disponibile sia per il materiale che per la posa in opera è un ulteriore fattore di qualità: non ha senso spendere poco per un prodotto di qualità modesta, poiché c’è il rischio molto elevato di avere a che fare con infissi che durano poco nel tempo e che si rivelano poco efficienti. I grandi marchi sottopongono i materiali a test regolari e costanti controlli di qualità.