La chiusura della piscina in inverno: attenzione a non chiuderla in presenza di alghe e acqua verde

Una delle problematiche comuni tra le piscine private che vengono trascurate è la formazione di alghe. Presi dalla fretta di voler chiudere la piscina per la stagione invernale, si rischia di predisporne la chiusura anche quando al suo interno si annidano alghe che potrebbero danneggiare la vasca lasciando delle macchie difficili da rimuovere. In questo caso, ingnorare la presenza di alghe coprendo la piscina con il telo invernale è sbagliato, poiché la copertura previene la formazione delle alghe, ma non elimina quelle già presenti.

Alcune tipologie di alghe proliferano e si adattano anche in condizioni di scarsa luminosità, mentre altre sono in grado di resistere anche alle temperature invernali più rigide grazie alla loro capacità di ibernarsi.

La manutenzione della piscina è stata correttamente effettuata?

Se, durante tutto il periodo di utilizzo, è stata eseguita correttamente la manutenzione della piscina, non dovrebbero esserci problemi legati alla formazione delle alghe e l’impianto dovrebbe essere predisposto correttamente alla chiusura invernale.

Al contrario, qualora alcune operazioni di manutenzione fossero state trascurate, sarà necessario eseguirle e andare a risolvere le criticità legate anche all’eventuale formazione di alghe prima di mettere la piscina a riposo.

Attenzione: si potrebbe pensare di svuotare la piscina per evitare di dover trattare le alghe. Niente di più sbagliato. Al di là dello spreco di acqua, svuotare la vasca prima dell’inverno si traduce nel forte rischio di incorrere in cedimenti strutturali causati dall’assenza di pressione sulle pareti della piscina. Inoltre, se esposti alle temperature rigide dell’inverno senza la protezione dell’acqua, i rivestimenti interni della vasca – ad esempio le piastrelle dei mosaici o il liner in PVC – potrebbero distaccarsi e rompersi, rendendo necessaria la loro sostituzione la stagione successiva.

Tips per evitare la formazione delle alghe in piscina ed eliminare quelle già presenti

L’impiego dei tradizionali livelli di disinfettante non è risolutivo per il problema delle alghe in piscina. Per evitarne la formazione, occorre eseguire una regolare pulizia della piscina, per poi adottare delle semplici misure preventive.

Attenzione: nelle piscine utilizzate di frequente è facile ignorare la presenza di residui su scalette e gradini, oppure un principio di torbidità dell’acqua. I residui di alghe possono essere facilmente introdotti in piscina attraverso i materassini gonfiabili o gli stessi bagnanti. Anche se le alghe che si formano in piscina non sono nocive per la salute, possono causare una torbidità molto intensa, nutrire una varietà di batteri e rendere la piscina inutilizzabile.

Presenza di alghe in piscina: gli indicatori

Il principale indicatore della presenza di alghe è la variazione del colore dell’acqua, che cambia in base al tipo di alga presente, assumendo colorazioni che vanno dal verde al giallognolo, passando per tonalità violacee o bluastre.

Un altro sintomo è la presenza di residui scuri in zone come gli angoli della vasca, le pareti, gli skimmer, le bocchette e le scalette/gradini. Queste aree possono essere trascurate perché poco visibili, ecco perché e fondamentale effettuare dei frequenti controlli visivi delle condizioni generali della piscina, verificando queste zone in particolare.

Come eliminare le alghe dalla piscina

1) L’uso della spazzola è di dovere per rimuovere le alghe dalla piscina. La corretta pulizia della vasca rende inoltre più efficace l’azione del cloro e degli altri prodotti chimici necessari per mantenere un equilibrio chimico adeguato. Occorre quindi spazzolare accuratamente con un’apposita spazzola per piscine, soffermandosi soprattutto sulle zone in ombra.

2) Verificare i livelli del pH dell’acqua e la sua alcalinità. Per questa operazione si consiglia di dotarsi di un apposito pool tester che andrà a misurare i valori di cloro e pH.

3) In casi estremi, quindi se l’acqua è già particolarmente torbida, si consiglia di effettuare un trattamento shock a base di cloro, detto anche superclorazione, che prevede una dose massiccia di ipoclorito di sodio, da utilizzare seguendo attentamente le istruzioni sulla confezione del prodotto.

Dopo il trattamento l’acqua apparirà torbida e con una colorazione bluastra. Affinché l’acqua torni limpida si consiglia di lasciare in funzione l’impianto di filtrazione e di utilizzare un prodotto antialghe per piscine compatibile con qualsiasi rivestimento. La compatibilità dell’antialghe con i diversi rivestimenti per piscine consente di versare il prodotto direttamente nell’acqua, ma mai durante la fase di superclorazione. Al termine del trattamento è necessario ricontrollare i parametri dell’acqua per assicurarsi che il livello di cloro sia adeguato.

4) Per evitare che le alghe si ripresentino bisogna pulire accuratamente le parti della piscina che potrebbero trattenere i residui. Sostituire i filtri o pulire quelli presenti è la cosa migliore da fare.

La prevenzione delle alghe in piscina

La corretta manutenzione della piscina evita la formazione delle alghe. Gli aspetti che bisogna quindi tenere sotto controllo sono:

  • la chimica dell’acqua attraverso i trattamenti shock;
  • le attrezzature e gli accessori che si usano in acqua devono essere puliti;
  • i bagnanti, costumi compresi;
  • l’integrità della vasca (crepe, rotture o fughe).

In ultimo, si può ricorrere all’uso del flocculante che aggrega le particelle galleggianti di alghe e le rende più visibili e facili da rimuovere (Fonte: Wikipedia). Con il flocculante, se si prendono per tempo, le alghe si possono facilmente combattere.