Le sigarette elettroniche fanno decisamente meno male del fumo: gli studi scientifici

Usare le sigarette elettroniche espone a molti meno rischi rispetto a quelli che derivano dal fumo di sigarette tradizionali. Gli svapatori, infatti, introducono nel proprio organismo sostanze pericolose per la salute meno di quel che fanno i fumatori. Lo dimostra una ricerca che è stata resa nota sulla rivista Elsevier, che fa capo al più importante editore mondiale nel settore medico e scientifico.

NB: Per la stesura di questo contenuto abbiamo attinto da questa fonte: svapomagazine.it

Che cosa afferma la ricerca

Nel corso di questa indagine sono state esaminate le urine di 67 persone sane: 7 svapatori, 38 non fumatori e 22 fumatori. Tali analisi sono servite a rintracciare la presenza di diverse sostanze. Come si ipotizzava da tempo, gli esami hanno messo in evidenza che le urine dei fumatori presentano un alto contenuto di 1,3-butadiene e benzene, che sono elementi cancerogeni. Nelle urine di chi usa le sigarette elettroniche, invece, sono state rilevate l’acroleina e l’acrilonitrile, vale a dire due sostanze con una portata cancerogena minore e con una rilevanza clinica inferiore. Già nel 2018, per altro, era stata effettuata una ricerca da cui si era potuto desumere che con le sigarette tradizionali nel corpo umano vengono introdotte sostanze correlate a insorgenze tumorali in quantità nettamente più elevata in confronto a quello che succede con le e-cig.

I dispositivi per svapare hanno una bassa nocività

Quella ricerca era stata pubblicata su Jama Network Open e si era basata su un campione di più di 5mila persone che era formato da non fumatori, utilizzatori di sigarette elettroniche, fumatori e fumatori che usavano anche le sigarette elettroniche. Per quell’indagine erano state esaminate le urine dei partecipanti: anche quella volta si era scoperta che tra i fumatori si rilevava una concentrazione di sostanze più elevata. Gli escreti meno intossicati erano quelli di chi non fumava, anche se comunque erano presenti tracce di sostanze che erano state assimilate per canali differenti.

Le e-cig aiutano a smettere di fumare

Un altro studio scientifico ha dimostrato, invece, che le sigarette elettroniche possono essere utilizzate come strumenti per smettere di fumare: anzi, per la precisione esse rappresentano la più efficace tra tutte le soluzioni a disposizione a questo scopo, migliore rispetto alle gomme da masticare e ai cerotti alla nicotina. La ricerca in questione è stata effettuata dagli scienziati della Queen Mary University di Londra in collaborazione con l’Health Technology Assessment Program, il National Institute for Health Research e il Cancer Research UK. Si è verificato, in particolare, che la sigaretta elettronica assicura percentuali di successo doppie di quelle garantite da dispositivi differenti.

Come è stato svolto lo studio

Sono state 900 le persone scelte per fare parte del campione: tutte avevano contattato una clinica per smettere di fumare. I pazienti sono stati separati in due gruppi: le persone di un gruppo avevano a disposizione gomme e cerotti alla nicotina; quelle dell’altro potevano usare le sigarette elettroniche. Lo scopo della ricerca era quello di valutare l’utilità delle diverse opzioni nel percorso di smoking cessation, e a tutti è stata messa a disposizione anche una consulenza di supporto. I test biochimici sono durati un anno, mentre gli esami del sangue sono stati utilizzati per accertare se chi affermava di essere riuscito a smettere di fumare lo aveva fatto per davvero.

I risultati delle indagini

Che cosa è emerso, dunque, dai risultati di questa ricerca? Tra i pazienti a cui era stato permesso di usare i cosiddetti dispositivi Nrt, e cioè i chewing gum e i cerotti, la percentuale di successo è stata pari al 9.9%. In altri termini, 1 persona su 10 era stata in grado di smettere di fumare. Già questo dato di per sé è stato considerato una sorpresa, in quanto i dati precedenti a disposizione lasciavano ipotizzare un esito positivo in non più del 7% dei casi. Ancora migliori si sono rivelati i numeri riguardanti coloro a cui erano state messe a disposizione le sigarette elettroniche. Gli utenti che per smettere di fumare avevano potuto utilizzare le e-cig, infatti, avevano fatto registrare un esito di successo in ben il 18% dei casi.

Che cosa emerge da questi dati

Risultanze di questo tipo lasciano intuire i benefici offerti dalle sigarette elettroniche, ma non solo. Sarebbe auspicabile che nei diversi percorsi di smoking cessation, come quelli che vengono messi in atto nei centri antifumo distribuiti in tutto il territoriale nazionale, la sigaretta elettronica venisse proposta, almeno a livello sperimentale, in parallelo con altre soluzioni. A quel punto si potrebbero valutare i dati per capire se le e-cig garantiscono davvero risultati apprezzabili per chi ha intenzione di smettere di fumare.

La situazione in Italia

Nel nostro Paese, più di 1 fumatore su 10 sceglie lo svapo per provare a dire addio alle sigarette tradizionali. Il 37% di costoro, inoltre, riesce a ricavare dei benefici, anche se con risultati variabili. In particolare, in quasi il 18% dei casi l’abbandono delle sigarette è stato definitivo, mentre in oltre il 14% delle circostanze l’uso delle sigarette si è ridotto in modo parziale. C’è anche un 5% di fumatori che è stato in grado di diminuire in maniera significativa il ricorso alle sigarette, a fronte di circa il 31% di persone che hanno mantenuto le stesse abitudini. Vale la pena di sottolineare, comunque, che il ricorso alle sigarette elettroniche non va a sostituire il ruolo dei centri antifumo: anzi, le due opzioni possono integrarsi ed essere complementari tra loro.