Una trasformazione graduale, cui si sta assistendo da diversi anni e che negli ultimi mesi ha subìto una notevole accelerata a causa di contingenze esterne non propriamente positive. La diffusione del Covid ha impressa un’ulteriore svolta al processo di delocalizzazione in rete di tantissime attività di carattere quotidiano: ce ne è per tutte le situazioni, dallo studio e formazione fino al lavoro passando per investimenti, gestione del proprio conto bancario e quant’altro.
Una sorta di imbarcazione che sta portando a bordo tutti, che sia per scelta o per necessità: si pensi alla diffusione dello smart working, fino a pochi mesi fa appannaggio di una ristretta cerchia di lavoratori ed oggi sempre più di pubblico dominio; ed ancora alla formazione a distanza, e-learning come si dice in termini tecnici, quindi alla possibilità di seguire lezioni di ogni genere collegandosi ad una piattaforma della rete.
Novità di un certo rilievo che hanno contribuito a rafforzare tendenze già in vigore prima del Covid: tra queste, la crescita degli acquisti tramite la rete, utilizzando quindi gli ecommerce; e l’arte di investire online grazie ai broker virtuali.
Acquisti ed investimenti: tutto in rete
Il mondo dei negozi online, ecommerce per l’appunto, stava crescendo di anno in anno: negli ultimi mesi i dati relativi agli acquisti tramite web hanno letteralmente preso il volo. E non si parla sono dei colossi, ormai noti, del marketplace come Amazon ed affini, ma anche di portali creati da venditori privati.
Altro settore che ha visto una crescita enorme, quello degli investimenti online: si parla di trading online per la precisione, investire utilizzando le piattaforme web. Un mercato in grandissima ascesa e che negli ultimi periodi si è ‘giovato’ del lock down per aumentare il proprio bacino di utenza.
Chiusi tra quattro mura, in sintesi, gli italiani si sono dedicati alla scoperta del mondo del trading online, utilizzando apposite piattaforme web, come si può leggere sul sito Tradingonlinecorso.com, per piazzare i propri risparmi su asset tradizionali e non.
Una crescita esponenziale in tutti i settori, c’è chi ha parlato di delocalizzazione digitale intendendo, con questo termine, un passaggio epocale di gran parte delle attività produttive e non solo dal mondo reale a quello virtuale. Se tale passaggio sarà definitivo ancora non è dato saperlo, certo è che alcuni concetti che sono stati sperimentati in questa quarantena, come lock down ed e-learning, sono diventati ormai imprescindibili e torneranno utili anche per il futuro.
Soprattutto nel caso in cui l’incertezza (e ei auguriamo che non sarà così) dovesse tornare a regnare nelle nostre vite ed il virus trovasse nuovamente la forza di espandersi andando a cambiare drasticamente quotidianità ed abitudini.
