Malasanità e responsabilità medica: come far valere i propri diritti

È una criticità purtroppo molto avvertita nel nostro paese dove i casi di malasanità sono all’ordine del giorno. Si parla di episodi nei quali si può riscontrare una responsabilità per interventi chirurgici o cure mediche eseguiti in modo non conforme e che portano a danni sostanziali.
Di recente è stata introdotta una nuova normativa che prevede nuove regole su come fare causa ad un medio per errore sanitario: la legge è datata febbraio 2017 e si parla di responsabilità professionale dei medici e del personale sanitario. Si fa riferimento soprattutto ad obbligatorietà di una copertura RC professionale per i medici così come per tutte le aziende legate al Servizio Sanitario Nazionale; oltre che ad una limitazione della responsabilità del medico in persona chiamando in causa la struttura sanitaria che deve rispondere, anche tramite l’assicurazione obbligatoria, dei danni causati al paziente.

L’altra grande novità è legata ai mutamenti introdotti per l’iter da seguire in una ipotetica causa ad un medico per errore sanitario. Oggi si può evitare la causa diretta e tentare di ricorrere ad un percorso di mediazione o conciliazione. Ciò che è importante, primo passo per tentare di chiedere un risarcimento, è rivolgersi ad un avvocato per responsabilità professionale che possa seguire tutto l’iter della richiesta.
Una volta individuato il professionista ci si può rivolgere ad un organismo di mediazione per tentare di trovare un accordo. La tendenza di oggi è quella di inquadrare fattispecie di questo genere, quindi gli errori sanitari, nell’ambito della responsabilità contrattuale. Ciò ha fatto si che nei casi di malasanità il paziente avrà il solo onere di provare il contatto con la struttura sanitaria. Ecco perché si parla del cosiddetto “contatto sociale”.

Il primo step è quello di quantificare il danno per malasanità utilizzando criteri oggettivi e ben precisi, oggi inquadrati all’interno delle tabelle di Milano. Nell’andare a quantificare i danni si deve valutare ogni singolo caso per capire se si parla di ipotesi risarcimento per il cosiddetto danno da morte o da inabilità sia per il paziente che per i prossimi congiunti dello stesso.
Da segnalare infine che con la nuova legge di cui sopra, in caso di errore medico il danneggiato può agire direttamente contro l’assicurazione insieme agli assicurati (quindi il medico, e/o la struttura sanitaria) senza dover necessariamente prima passare per citazione contro la struttura. Un po’ quanto avviene nel campo della responsabilità civile automobilistica.