Preventivo notarile, tutto quello che c’è da sapere

Sono diverse le fattispecie per le quali ci si può rivolgere ad un notaio, la figura di pubblico ufficiale la cui presenza è fondamentale, prevista dalla legge, per determinate questioni. Dal contratto per compravendita di un immobile fino alla costituzione di una nuova società passando per l’apertura di un testamento, tanto per citare gli eventi più frequenti.


L’atto che viene redatto da un notaio è sempre pubblico e va ad attribuire fede a quanto stabilito nel documento; in sostanza quanto stabilito dalle controparti acquisisce valore legale e ufficiale grazie proprio alla firma del notaio. Proprio in considerazione del fatto che, per alcuni aspetti, la figura del notaio è essenziale, l’aspetto fondamentale è relativo alla spesa che si dovrà affrontare.
Come qualsiasi altri professionista anche un notaio ha un proprio onorario e procede alla presentazione al cliente di un preventivo; solitamente all’interno di questo documento sono presenti anche le voci relative alle tasse, che egli raccoglie per conto del cliente (si pensi ad esempio all’acquisto di una casa ed alle relative imposte da versare) e versa poi allo Stato.
Vediamo quindi nel dettaglio alcune indicazioni da tenere a mente quando ci si rivolge ad un professionista di questo genere e quali sono le voci che compongono un preventivo notarile.

Voci del preventivo notarile

Un preventivo inviato da un notaio, quindi, è sempre composto da due elementi: la parte dell’onorario, quindi il compenso che il professionista andrà giustamente a richiedere per le proprie prestazioni professioni; e la parte fiscale, che invece si riferisce alle tasse che egli raccoglierà per conto del cliente.
La prima parte, quella dell’onorario, è variabile, dipende dal professionista al quale ci si sta rivolgendo, dalla zona dove opera e da altri fattori sempre soggettivi. La parte delle imposte segue invece un andamento fisso, nel senso che determinate tasse sono stabilite a monte: ad esempio nel caso di atto notarile per acquisto della prima casa, si andrà a pagare il valore catastale dell’immobile moltiplicato per il 2%; un’imposta fissa ipotecaria (50 euro) ed una fissa catastale (50 euro).
Queste voci di spesa saranno sempre presente all’interno di un preventivo notarile, ma non saranno soldi che si metterà in tasca il professionista. Partendo da questo, si deve sempre richiedere un preventivo al notaio prima di scegliere se affidarsi o meno ai suoi servizi, essendo consci che va distinta la parte della prestazione professionale da quella della raccolta delle imposte.