Prezzi delle case in Italia: le quotazioni salgono soprattutto nel nord est della penisola

In Italia continuano ad aumentare i prezzi delle case al metro quadro. Nel corso del terzo trimestre del 2023, è stato possibile assistere a una crescita dei costi al metro quadro pari al 2,5% (in confronto al medesimo periodo del 2022).

A rivelare questo dato è il bollettino settimanale della CRIF. Secondo quest’ultimo, a crescere sono soprattutto le quotazioni degli immobili usati, che fanno registrare un +4% rispetto al terzo trimestre del 2022.

Leggermente più consistente è l’incremento dei prezzi degli immobili nuovi e caratterizzati da un alto livello di efficienza energetica. In questo caso, si parla di un aumento del 4,1% dal terzo trimestre 2022 al medesimo periodo del 2023.
Per quanto riguarda, invece, gli immobili ristrutturati, si parla di una flessione verso l’alto pari allo 0,2%.

Dove crescono di più i prezzi delle case?

La crescita più consistente dei prezzi delle case è stata riscontrata nelle Regioni del nord est. In questa zona del Paese, le quotazioni degli immobili sono aumentate del 6,4% nel corso del terzo trimestre 2023.

Secondo posto per il meridione e per le isole. In questo caso, si parla di un incremento del 4,4%. Decisamente più moderata, invece, è la crescita dei prezzi degli immobili in centro Italia, con una media del 2,2% in più al metro quadro rispetto al terzo trimestre del 2022.

Quanto valgono le case per le quali si richiede un mutuo?

Grazie a una ricerca CRIF, possiamo avere un altro dato molto interessante sulla situazione immobiliare in Italia. Quale di preciso? Il valore medio di un immobile oggetto di garanzia tramite il mutuo, che risulta pari a 172.000 euro.

Per quel che concerne, invece, la superficie commerciale media delle abitazioni, il valore è stabile rispetto al passato e, in media, pari a 112 metri quadri.

In merito ai mutui, è doveroso ricordare che, nonostante i recenti rialzi dei tassi, naturali risposta della BCE (Banca Centrale Europea) al trend inflattivo, gli italiani continuano a orientarsi verso il tasso fisso.

Dati alla mano, nel corso del terzo trimestre del 2023 lo ha scelto il 96% dei consumatori.

Oggi come oggi, in un momento non certo semplice per il mercato immobiliare – soprattutto nei capoluoghi di provincia, gli acquisti di case stanno diminuendo drasticamente – gli occhi sono puntati sulle agevolazioni per i giovani che vogliono acquistare casa.

Si sta parlando, per esempio, di una possibile proroga per il prossimo anno del Fondo di Garanzia per la prima casa di Consap.

Ad oggi, il riferimento normativo principale per gli under 36 che vogliono diventare proprietari immobiliari è la garanzia pubblica dell’80% dedicata a chi, oltre al requisito anagrafico, soddisfa quello dell’ISEE, che deve essere inferiore a 40.000 euro.

Inoltre, l’ammontare del mutuo richiesto deve risultare superiore all’80% del prezzo di acquisto della casa.

Le informazioni appena citate vanno rapportate a un calo non indifferente della quantità di mutui erogati. Come evidenziato sempre da CRIF, nel secondo trimestre di quest’anno il mutuo è stato utilizzato per il 40,1% delle compravendite residenziali.
L’anno prima, invece, per il 50,2.

Come cercare casa in Italia nel 2024

Questi dati possono scoraggiare chi sta cercando casa. La situazione, archiviato il ciclo post pandemico con i suoi numeri da capogiro, è senza dubbio complessa.

Con alcuni accorgimenti, però, la si può affrontare. Molto utile, per esempio, è scegliere le fonti giuste quando si consultano gli annunci.

Ciò vuol dire mettere al bando i portali generalisti e, per quanto possibile, focalizzarsi su quelli specializzati.

Un ottimo punto di partenza può essere la visione delle case in vendita su immobiliovunque.it, portale di riferimento in Italia.

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