Professioni digitali: su quali puntare per il 2022

Negli ultimi anni, complici anche la pandemia e la diffusione dello smart working, l’interesse per le professioni digitali è aumentato rapidamente. Si tratta infatti di lavori che garantiscono buone possibilità future, inclusa la prospettiva di guadagnare con l’esperienza stipendi piuttosto alti. Al tempo stesso offrono maggiore flessibilità rispetto alle professioni tradizionali, dal momento che possono solitamente essere svolte in remoto. Sono quindi ideali per chi entri nel mercato del lavoro nel 2022, oppure per chi sia interessato a cambiare percorso professionale. Scopriamo allora quelle su cui puntare per quest’anno.

  1. Digital manager

Il digital manager è responsabile di marketing e comunicazione digitale di un business, incluse le strategie per il sito web aziendale, le reti social, il marketing via email e un eventuale e-commerce. È quindi alla guida di un team composto da professionisti quali l’esperto SEO, il social media manager, i copywriter, l’UX designer e molti altri. Deve quindi avere competenze differenti che spaziano dal marketing alle vendite, passando per la user experience e la gestione dei clienti. Si tratta di una figura fondamentale per i business all’avanguardia, in quanto coordina e rende più efficaci tutti gli aspetti digitali dell’azienda. Lo stipendio medio di un digital manager in Italia è tra i 30.000 e i 35.000 euro all’anno, e arriva oltre i 50.000 per i professionisti più esperti.

  1. Programmatore web

Tutti i siti e le applicazioni web che utilizziamo quotidianamente nascono dal lavoro del programmatore web, che li crea scrivendo il codice da zero e li mantiene aggiornati e funzionali. La domanda per questa figura professionale è quindi alta e continuerà con ogni probabilità a essere un lavoro rilevante negli anni a venire. Un ulteriore vantaggio è che per iniziare a lavorare come programmatore web non serve una laurea, ma è possibile apprendere le basi di coding in pochi mesi tramite un bootcamp intensivo come quello di Aulab. Dopodiché si può puntare al ruolo di web developer junior, continuando a migliorarsi con l’esperienza sul campo. Lo stipendio di una posizione da programmatore parte intorno ai 1.000 euro al mese per chi si è appena affacciato alla professione, arrivando anche a 3.000 euro mensili per programmatori senior.

  1. Brand manager

La digitalizzazione porta con sé anche una visibilità costante per le aziende, che devono assicurarsi di mantenere un’immagine positiva e coerente su ogni canale. Per questo la richiesta di brand manager, incaricato di gestire la presenza pubblica di un brand, è in crescita rapida. Il suo ruolo richiede un’analisi costante delle interazioni aziendali e delle tendenze attuali, in combinazione con strategie di comunicazione ad hoc per mostrare il business nella luce migliore. Tutela in questo modo l’e-reputation aziendale, evitando passi falsi e affrontando eventuali problemi che potrebbero danneggiare l’immagine del brand. In media, lo stipendio di un brand manager in Italia è intorno ai 40.000 euro annui.

  1. E-commerce manager

Gli italiani in generale hanno impiegato più tempo ad abituarsi all’idea dello shopping online, ma la pandemia ha obbligato tanti a passare agli acquisti online. In seguito alla crescita vertiginosa del settore e-commerce, le aziende hanno sempre più bisogno di professionisti che sappiano creare e gestire negozi online che vendono. Per ricoprire questo ruolo servono competenze di marketing, economia e logistica, oltre a una spiccata attenzione per la user experience. Lo stipendio per la posizione di e-commerce manager può variare di molto, e raggiunge nelle grandi città anche i 40.000 euro all’anno.

Puntare su una di queste professioni nel 2022 può portare a grandi soddisfazioni, stabilità e un buono stipendio. Il settore digitale resterà infatti anche in futuro tra quelli più rilevanti per l’economia.