Perchè la purificazione dell’aria migliorerà la tua vita a casa e sul lavoro

Se fino a poco tempo fa l’argomento “purificazione dell’aria” suscitava molto interesse, dopo la recente pandemia è diventato un tema centrale in molti nuovi settori e ha coinvolto anche l’opinione pubblica.

E se, solo qualche mese fa, non si considerava la purificazione dell’aria indoor come una necessità, ad oggi è diventata una priorità negli spazi professionali e privati e in tutti i luoghi chiusi.

In casa è utile per migliorare la respirazione e proteggere gli individui che più ne hanno bisogno, mentre in alcuni ambiti professionali è indispensabile per tutelare dipendenti e fruitori, come nel caso degli ospedali, delle RSA, delle mense, degli alberghi e dei ristoranti.

Pertanto, intorno all’argomento si è creato un quesito, ossia se i dispositivi di depurazione dell’aria possano rappresentare una soluzione al rischio di contagio da Coronavirus.

purificatori d aria

Purificazione dell’aria negli spazi chiusi: è davvero necessaria?

Sì. E nel corso di questo articolo spiegheremo il perché.

Sappiamo bene che, durante i periodi di lockdown, abbiamo inevitabilmente trascorso molto più tempo all’interno delle nostre abitazioni. Il secondo luogo, invece, che abbiamo visitato di più è stato il nostro luogo di lavoro, laddove non ci fossero le condizioni per lavorare da remoto.

E, quando diversi individui condividono uno spazio chiuso, è necessario accertarsi della qualità dell’aria. Con l’arrivo del Coronavirus, poi, questa necessità è diventata fondamentale per tutelare la nostra salute e quella dei soggetti più fragili, come ad esempio chi soffre di asma o presenta altre patologie dell’apparato respiratorio.

Inoltre, bisogna tutelare anche i soggetti sani come i bambini in quanto, le condizioni ambientali cui sono esposti possono causare patologie croniche o difficoltà respiratorie transitorie.

L’inquinamento indoor è presente in ogni spazio chiuso ed è un grande errore pensare di poterlo eliminare aprendo le finestre e facendo arieggiare le stanze oppure con metodi naturali.

Basti pensare che, stando ai dati ISTAT, l’inquinamento indoor è responsabile del 2,7% delle malattie a livello mondiale. Inoltre, in Italia le allergie rappresentano il terzo tipo di malattia cronica, dopo osteoporosi e ipertensione.

Quindi, dobbiamo partire da un presupposto e cioè che, per avere la certezza che in uno spazio chiuso l’aria sia di qualità, bisogna affidarsi ai moderni sistemi di purificazione dell’aria.

I sistemi di purificazione dell’aria sono in grado di eliminare sia l’elevata umidità negli ambienti indoor, sia l’emissione di sostanze pericolose provenienti dai materiali edili, entrambe potenzialmente pericolose per la nostra salute.

Questi agenti inquinanti si trovano nell’aria che respiriamo in casa o in ufficio, come hanno dimostrato le analisi di laboratorio effettuate: queste hanno rilevato la presenza di sostanze come COV e particolato, ma non solo; in alcuni casi si è constatata la presenza di radon, un gas radioattivo altamente dannoso per il nostro apparato respiratorio tanto da essere la seconda causa di cancro al polmone.

Ed ecco che vengono in nostro soccorso i depuratori d’aria: questi dispositivi all’avanguardia, oltre a filtrare l’aria con filtri HEPA, utilizzano anche tecnologie più avanzate, come la fotocalisi, l’irraggiamento con la luce UV, la ionizzazione e l’assorbimento degli odori con carboni attivi.

L’azione congiunta di tutti questi meccanismi riesce ad eliminare ogni particella potenzialmente patogena.

Come abbiamo detto, la purificazione dell’aria è un tema caldo e l’offerta di dispositivi è ampia: è quindi necessario sapere quali caratteristiche considerare per scegliere un depuratore d’aria.

La regola di base è quella di non farsi attrarre dai purificatori d’aria di design solo per la loro bellezza. Ciò che conta è la loro efficienza, quindi, prima di acquistare un dispositivo di purificazione dell’aria è fondamentale accertarsi della sua portata, poiché deve essere adeguata allo spazio cui è destinato, e chiedere di poter consultare le analisi svolte su tale dispositivo.

Efficacia dei depuratori d’aria VARYA testata in laboratorio: i risultati

Le prestazioni dei depuratori d’aria VARYA sono state analizzate dal Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino: il modello VARYA CONFORT si è dimostrato in grado di eliminare oltre l’80% di 40 diversi agenti inquinanti.

Oltre a questo risultato, è normale chiedersi se gli impianti di purificazione dell’aria possano essere efficaci anche contro il SARS-CoV-2: ebbene le particelle del Coronavirus, di dimensioni pari a circa 0,1 micron, possono essere catturate dal filtro HEPA e una volta catturate non possono né moltiplicarsi né essere contagiose.

A tal proposito, il depuratore VARYA MAXI elimina il 99,99% del Coronavirus H1N1, grazie all’uso combinato del filtro HEPA e degli ioni d’argento e rame. Su richiesta all’azienda, questo test è consultabile.

Alla conclusione di questo articolo, è ormai evidente che la purificazione dell’aria professionale sia un importante contributo per ridurre il rischio di contagio da Coronavirus e che, assieme alle altre precauzioni come il distanziamento sociale, possa aumentare sensibilmente la sicurezza nei luoghi chiusi.