Metti una sera al parco Avventura di Fregene, con una luna complice e un  po’ di frescura dopo giornate infuocate. Metti un nugolo di artisti a far da corolla al bravo cantante e musicista Piji, autore di  numerose colonne sonore e ideatore di altrettanti spettacoli (Non si uccidono così anche i cavalli, e NoWags il nuovo testo messo in scena per la prima volta a Roma il mese scorso).

Metti una notte di mezzo agosto a tutto jazz per la serata dedicata di “E… state al Wood”, la rassegna pensata e immaginata da Claudia Campagnola nell’occasione anche sul palco. Metti poi chitarre che sembrano mandolini o banjo, capaci di trasformare in swing anche pezzi pop come “Ballo-ballo” di Raffaella Carrà o “L’estate sta finendo” dei Righeira, (già perché invece il contrabbasso te lo raccomando…), metti la magia del violino di Marco Morandi, ma anche la sua scansonatezza con una versione ironica della sua serenata malinconica, metti la forza interpretativa di Simone Colombari, capace anche lui di variare registro passando da “Fatti mandare dalla mamma” in chiave stalker a “Generale”, recitato con enfasi anti-guerra.

Mettici Woody Allen, perché ci sta sempre bene, col monologo della Claudia sugli oggetti tecnologici e il loro interfacciarsi con l’essere umano, metti Toni Fornari in versione crooner sulle note di Fred Buscaglione, Bruno Martino e Paolo Conte con la sua “Vieni via con me”, metti la potenza del chitarrista Egidio Marchitelli e quella del contrabbasso di Francesco Saverio Capo.

E su tutto metti la dedica finale, tanto voluta e tanto dovuta a Gino Strada, il Grande Medico Italiano fondatore di Emergency scomparso proprio ieri. Tutto questo per una serata dove l’amicizia più che la colleganza, la generosità degli artisti tutti, dopo tanta astinenza da palcoscenico, ha fatto sì che il pubblico potesse godere di uno spettacolo a trecentosessanta gradi molto apprezzato dai numerosi spettatori presenti al Parco.

E in grado di silenziare anche gli aeroplani che dopo un primo passaggio a inizio spettacolo hanno deciso saggiamente di girare al largo per non rovinare la festa…

Lorenzo D’Angelantonio