Le audizioni in Comune sul nuovo Piano di ENAC/AdR per togliere il vincolo della Riserva e costruire la quarta Pista, non hanno fatto a tempo a concludersi (peraltro senza aver convocato come promesso il Comitato FuoriPISTA sentito come da verbale solo informalmente il 9 settembre) che già politici locali e giornalisti si sperticano a fare le lodi alle mirabolanti promesse di ENAC/AdR con toni trionfalistici veramente sopra le righe.

Peccato che dalle dichiarazioni riportate sembrano non aver compreso la polpetta avvelenata che ENAC/AdR sta preparando e che si apprestano a far ingoiare ai cittadini di Fiumicino, un piano che con tutta evidenza i giornalisti non hanno letto, e siccome non si sono messi bene d’accordo neppure tra loro, assistiamo a una gara di numeri sparati a casaccio:

  1. La Pista 1 (lunga 3902mt) sarà “accorciata di 900 metri”. No anzi sarà “ridotta a soli 900 metri”. No ancora meglio sarà proprio chiusa!  In realtà AdR si limita a promettere che – compatibilmente con la direzione mutevole dei venti e altre condizioni contingenti – ridurrebbe in direzione sud circa 11 decolli al giorno, mantenendo invariati gli atterraggi.
  2. Altra fiera dei numeri riguarda il fantomatico Parco che AdR promette di fare a fine Pista 1: si parla di ben 80 ettari di estensione. No 85 ettari! No più grande di Villa Borghese! Difficile far entrare un Parco così esteso dentro i 38 ettari (attualmente dentro il sedime ma non utilizzati) che AdR si impegnerebbe a dare in cambio di pregiati terreni a nord. Come è possibile? Forse si parla d’altro?
  3. Quello che alcuni hanno pomposamente e falsamente chiamato “piano anti-rumore” di AdR equivale in realtà a barattare la decina di decolli giornalieri che oggi sorvolano Cancelli Rossi e Isola Sacra in cambio di un centinaio di decolli  su  un’area più interna e vasta del territorio, con un rumore che verso nord colpirà alcuni centri agricoli di Maccarese, l’abitato di Maccarese Stazione, Scuola media e Liceo, Torrimpietra e Aranova, con buona pace di quanti hanno votato l’attuale amministrazione sulle promesse di tutelare il nord!

Il rumore dei nuovi decolli in direzione sud colpirebbe gli abitati di Parco Leonardo e, sentite sentite, di nuovo Isola Sacra e Ostia ponente, per cui queste aree saranno sorvolate in virata a bassa quota e bassa velocità da centinaia di voli invece che dalla decina o poco più degli attuali.

  1. Ma non solo rumore: ad aumentare esponenzialmente sarebbe l’inquinamento atmosferico che, ai numeri attuali di voli, aumenterà più del doppio! Infatti gli aerei per raggiugere il punto di decollo dovranno effettuare un rullaggio di 2,5 km in più (in tutto 4,5 km) con un tempo di percorrenza che passa dagli attuali 6 minuti ai 14 minuti!!! Per non parlare di quando il traffico a Fiumicino raddoppierà arrivando, come prevede AdR, ai 100 milioni di passeggeri!
  2. La cosa veramente straordinaria della vulgata che ci propinano è che la vera ragione del piano è scomparsa. Della quarta pista che è il motivo per cui AdR chiede di togliere dalla Riserva 150 ettari e cementificarne in tutto 267 (più dell’intero aeroporto di Ciampino) non si parla.

Pudicamente della quarta pista né l’articolo del Messaggero del 11/10 a firma Gianluca Carini, né molte dichiarazioni facebook di politici e amministratori parlano della quarta pista, non la nominano neppure.

Non si capisce più perché, improvvisamente ENAC e AdR, si occupino di Rumore (ma si guardano bene dal rispettare la legge aggiornando l’impronta acustica ferma al 2004) e di parchi naturali, di piani per ciclovie e luoghi di sosta dentro la Riserva, di valorizzazione dei siti archeologici e quant’altro: un ente nazionale come l’ENAC, preposto agli aeroporti e un gestore aeroportuale come AdR sono diventati dei veri benefattori, convertiti all’ambientalismo più puro. Così ambientalisti che vorrebbero diventare i gestori pure di un bel pezzo di Riserva! Chi l’avrebbe mai detto solo 15 anni fa volevano distruggere 1300 ettari per costruire un aeroporto dentro la Riserva?

E anche l’Amministrazione Comunale così improvvisamente interessata al bene e alla salute dei propri cittadini, che tenta furbescamente e strumentalmente di dividere fingendo di favorire gli uni a scapito degli altri, dovrebbe invece impegnarsi per avere un sistema di monitoraggio acustico e atmosferico degno di questo nome (e non quella vergogna di 5 centraline per il rumore e nessun rilevamento per l’inquinamento atmosferico per un sedime di 1300 ettari!). Un sistema di monitoraggio che è il solo, che per legge, quantifica e stabilisce se vi sia il superamento dei limiti di inquinamento.

Servono, e non sono non più rimandabili, indagini epidemiologiche sulla popolazione che vive nei dintorni aeroportuali, l’attivazione degli indennizzi per i cittadini che vivono nei coni di volo nonché la richiesta che nel frattempo AdR rispetti finalmente almeno il riposo notturno dei cittadini.

                                               Comitato FuoriPISTA