Un rogo sicuramente doloso che per fortuna non  si è propagato alla macchia mediterranea circostante. “Non ci chiediamo come sia successo – spiega Patrizia Daffinà, deus ex machina dell’associazione – dare colpe non ci interessa. Vogliamo vederla in positivo, ricordare la grande solidarietà che ci è arrivata da tante persone. Pensiamo alla nuova tenda, ai suoi nuovi colori, alla rinascita. L’idea è quella di creare un rifugio nei mesi più freddi per tutti i nostri amici condividendo spazi dove poter fare passeggiate avventurose con i propri quattro zampe, lungo gli argini di un torrente di acque sorgive, attraverso boschetti intatti, sentieri protetti. E il primo appuntamento al quale si sta lavorando è previsto per  i primi di gennaio”.