Maccarese compie cent’anni e ieri, 11 giugno 2025, ha festeggiato in grande, al Castello di San Giorgio, con la comunità: presenti infatti 600 persone, la capienza massima del castello. La storia dell’azienda agricola è davvero straordinaria, un esempio perfetto di come un’impresa possa non solo prosperare nel corso dei decenni, ma anche contribuire attivamente al benessere della comunità e dell’ambiente che la circonda, integrandosi perfettamente all’interno del tessuto urbano. Maccarese, in questo ultimo secolo, ha cambiato il volto stesso del borgo che ne condivide il nome. La fusione di tradizione e innovazione, l’attenzione verso il benessere animale e dei lavoratori, nonché la gestione responsabile delle risorse, sono fattori che l’hanno resa un punto di riferimento nel settore agricolo. Non solo. L’azienda continua a mettere al centro delle proprie attività l’attenzione per il territorio, il sostegno alla crescita dei giovani e la valorizzazione delle competenze, elementi ritenuti fondanti dalla Capogruppo Edizione.

L’introduzione di tecnologie avanzate come il precision farming, gli impianti a biogas e la nuova sala mungitura a “giostra”, sono segni tangibili di come l’azienda guardi al futuro con un approccio sempre più sostenibile ed efficiente. Il passaggio a “Società Benefit” nel 2021 è un traguardo importante, che conferma l’impegno concreto verso lo sviluppo sostenibile, la tutela ambientale e l’etica del lavoro.

La gestione della transizione generazionale rappresenta uno dei principali punti di forza della Società. Preservare una cultura aziendale solida, aperta all’innovazione e valorizzare il capitale umano, sono elementi chiave per assicurare longevità e resilienza nel tempo. La media di età dei dipendenti di soli 38 anni, testimonia il successo dell’azienda nel coinvolgere giovani talenti, mantenendo viva una visione dinamica e proiettata verso il futuro.

IL LEGAME CON IL TERRITORIO: LA RIQUALIFICAZIONE URBANA

Un aspetto affascinante di questa azienda agricola centenaria è il legame con il territorio, che non si limita a una relazione produttiva, ma diventa motore di riqualificazione e sostenibilità, come nel caso delle oasi naturali gestite dal WWF. È una forma di “crescita condivisa”, dove il benessere dell’ambiente e delle persone va di pari passo con il successo dell’azienda stessa.

Tra gli interventi più significativi degli ultimi anni, spiccano: la riqualificazione del borgo storico, con il restauro delle facciate del Castello di San Giorgio e delle sale affrescate interne, della chiesetta di San Giorgio, della piazzetta antistante le botteghe storiche, che rende Maccarese il nuovo polo enogastronomico del litorale laziale e luogo di aggregazione e socialità.

Il borgo e il mandorleto fanno da cornice ad un fitto calendario di eventi culturali e formativi che coinvolgono la comunità, segno di un impegno costante verso la valorizzazione culturale oltre che territoriale.

CENTO ANNI: UN PUNTO DI PARTENZA

Con il centenario, si celebra non solo un traguardo, ma anche una continua evoluzione. “Ventisei anni fa – ha ricordato il presidente di Maccarese Spa, Andrea Benetton – mio padre mi convinse, mentre studiavo negli Stati Uniti, ad affrontare il progetto di ristrutturazione di una grande azienda italiana. Il suo insegnamento più importante è stato quello di trasmettermi che non bisogna avere una visione del futuro, ma un approccio prospettico e la capacità di interpretare gli andamenti e i cambiamenti ambientali e sociali. Guardare con occhio critico ciò che ci succede intorno, per porre in opera i giusti interventi”.

L’amministratore delegato di Maccarese Spa, Claudio Destro, ha sottolineato come: Solo 50 aziende su un milione arrivano a 100 anni e ci sembrava giusto per questo anniversario lasciare qualcosa alla comunità, oltre all’archivio, dove già custodiamo tutto ciò che è stato scritto su Maccarese dalla nascita ad oggi. Nel 2023, abbiamo iniziato la stesura del libro, cercando di scrivere qualcosa di diverso, che non fosse il solito excursus storico, ma il racconto vivo di una comunità che si è sviluppata sulla base di 50 abitanti e quello di unazienda che ha apportato riforme importanti, anche nell‘ambito del lavoro.  Nel 1961 è stato firmato il primo accordo di parità di genere, poi ripreso a livello nazionale. La nostra mission era quella di migliorare e salvaguardare il territorio, ci siamo riusciti ed è quello che continueremo a fare.”

L’azienda agricola Maccarese è stata pioniera in diversi settori chiave, non ultimo l’aspetto formativo, diventando un polo di formazione per lo sviluppo agro-zootecnico. L’azienda non si limita a produrre, ma si impegna a educare e formare i professionisti del futuro, mettendo a disposizione un ambiente di apprendimento che integra esperienze e conoscenze provenienti da tutto il mondo. Nel corso dell’ultimo anno, in collaborazione con l’Università di Tor Vergata, è stato attivato il primo corso di laurea in medicina veterinaria del Lazio. Un’opportunità formativa unica, resa possibile grazie alle strutture messe a disposizione da Maccarese SpA, che si configura come un vero e proprio laboratorio a cielo aperto. Nessun altro ateneo italiano nel settore può contare su un ambiente simile per lo svolgimento integrato di attività teoriche e pratiche, offrendo agli studenti un’esperienza formativa d’eccellenza.

All’evento di ieri un parterre d’eccezione sul palco, a partire dal presidente di Maccarese Spa Andrea Benetton. Sono intervenuti, tra gli altri, personalità del mondo politico e religioso: il sindaco Mario Baccini, l’assessore all’Agircoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini, il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida, S.E. Mons. Gianrico Ruzza vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia e di Porto-Santa Rufina, il senatore Luca De Carlo, la senatrice Mara Bizzotto, il vicedirettore generale della FAO, Maurizio Martina e il vicepresidente di Coldiretti nazionale David Granieri. Ha moderato il prof. Pietro Schiavazzi.