di Andrea Ricci, presidente Osservatorio Regionale sui Trasporti

È ripresa alle 22.15 di sabato, con mezz’ora di anticipo sul previsto la circolazione ferroviaria tra Maccarese e Ladispoli, mettendo fine alla quattro giorni di trasbordi su pullman, trasferimenti in macchina e ricerche di parcheggio degne di certi quartieri capitolini causata dalla sostituzione del ponte ferroviario sul Rio Tre Denari nei pressi della stazione di Palidoro. Dopo la chiusura di mercoledì, giovedì è stato smontato il vecchio ponte e venerdì rimontato il nuovo del quale sabato sono state effettuate le dovute prove di carico.

Le misure che l’Osservatorio Regionale sui Trasporti ed il Comitato Pendolari hanno definito di “limitazione del danno”, prime tra le quali il potenziamento dei servizi bus sia del TPL di Ladispoli e Cerveteri (poi esteso anche a sabato) sia Cotral hanno un po’ ridotto il carico sulla stazione di Maccarese che ovviamente è stata quella che ha risentito maggiormente della pressione dei pendolari, dove alle 7 di mattina i parcheggi di Via della Stazione e Via dei Tre Denari erano già stracolmi ed anche quello di Via Reggiani è stato preso d’assalto, anche se il mancato intervento del Comune di Fiumicino cui il Comitato aveva richiesto diverse misure tra le quali l’inversione del senso unico, l’individuazione di aree aggiuntive straordinarie, ha fatto sì che, assieme alla totale assenza della Polizia Locale che avrebbe potuto fare efficace opera di prevenzione ed indirizzo (presente invece la Polizia di Stato, però ovviamente con tutt’altri compiti), molti si accalcassero dalla prima mattina a parcheggiare sul marciapiede di Via dei Tre Denari quando alcuni posti su Via Reggiani sono rimasti liberi, anche scoraggiati dalla parziale impraticabilità dei marciapiedi.

Stessa situazione lato stazione dove i posti disponibili sono stati ulteriormente ridotti per le emergenze dei servizi sostitutivi (sebbene in misura minore di quanto paventato all’inizio da Trenitalia), e mercoledì in particolare c’è stata ad un certo punto un’ostruzione della circolazione dei pullman, che ha provocato anche inevitabilmente l’elevamento di alcune multe. Sebbene i display degli orari delle stazioni abbiano dato i numeri per tutto il periodo e gli altoparlanti funzionassero poco e male, efficace è stata l’abbondante task force di dirigenti e dell’assistenza clienti di Trenitalia (affiancati a Ladispoli dalla Protezione civile e dalle guardie ecozoofile), seppur non sempre informatissimi dell’evolversi della situazione, rinforzati anche da alcuni addetti all’assistenza alle persone a ridotta capacità motoria che si sono fatti carico di trascinare i bagagli dei viaggiatori su e giù per le scale (anche in considerazione del fatto che chissà perché a Maccarese non è quasi mai stato usato il binario 1 imponendo quindi saliscendi evitabili). Maggiori problemi si sono avuti per i guasti alla linea ferroviaria che non si sono fatti mancare, particolarmente quello del giovedì sera a Ladispoli. L’abbondanza di autoservizi ha quasi sempre reso accettabili le attese per le coincidenze, anche se c’è voluto un po’ per rodare il sistema anche a causa la tipica difficoltà italiana a mettersi in fila e per il fatto che alcuni pullman mercoledì mattina hanno “sbagliato strada”.

Anche se, nonostante non siano mancate le critiche molto pesanti, il più diffuso dei commenti anche sui social è stato “tutto sommato l’abbiamo scampata, grazie ai comitati e ad alcune amministrazioni”. Resta ovviamente, a monte di tutto, il giudizio fortemente negativo di Comitato ed Osservatorio sulle date scelte per l’intervento ed in particolare sull’aver anticipato i lavori al mercoledì, impegnando due giorni feriali anziché uno come sarebbe stato possibile, oltreché sul tardivo coinvolgimento di Amministrazioni e utenti ed evitando così a tanti di prendere ferie o saltare la scuola per paura di quanto sarebbe potuto succedere.

Prima o poi l’esperienza si dovrà replicare, quando finalmente sarà raddoppiato, come ormai in progetto, il famoso ponticello stradale di Torrimpietra. Speriamo che le esperienze positive e negative di questi giorni inducano le Ferrovie ad effettuare una programmazione più congiunta e tempestiva, come richiesto anche dall’Assessorato Regionale, e che anche le Amministrazioni meno presenti in quell’occasione diano maggiore segno di sé.