Maccarese Spa e WWF Italia, da anni impegnati nella salvaguardia della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, hanno presentano un evento che ha unito arte, cultura e rispetto dell’ambiente

Ieri, giovedì 23 giugno, è stata infatti inaugurata la “rinnovata” facciata del seicentesco Castello di San Giorgio, una perla del Lazio, immersa nel verde, ma a due passi dal mare, accanto al torrente Arrone. Tutto il borgo di Maccarese, che sorge ai piedi della fortezza, rappresenta un esempio di riuso intelligente di un bene di grande valore storico e artistico, che ha saputo adattarsi alle esigenze della vita moderna, senza snaturarne le caratteristiche essenziali. 

Tra gli scorci più piacevoli e suggestivi c’è, infatti, il retro del castello: lungo via dei Pastori sono tornate in vita le vecchie botteghe, quelle cantine di cappellai, barbieri e calzolai, che ospitano oggi ristoranti ed osterie, dando vita al nuovo Polo enogastronomico del litorale laziale. Tra fili di luci e insegne incise nella pietra, si respira ancora l’atmosfera dell’antico borgo, al riparo dal traffico e sempre piacevolmente ventilato.

A moderare la serata è stato Umberto Broccoli, archeologo e scrittore, sono intervenuti anche Marco Galaverni, direttore programma e Oasi Wwf Italia e Donatella Bianchi, giornalista e conduttrice televisiva e già presidente di WWF Italia.

Durante la serata, passeggiando per il borgo, sono stati illustrati gli interventi di risanamento e restauro eseguiti sulle facciate del Castello. In questa occasione, è stato inoltre consegnato il “Premio Maccarese Ambiente”, nato lo scorso anno per promuovere e valorizzare l’impegno verso la tutela e la salvaguardia del territorio.     

Il “Premio Maccarese Ambiente”, quest’anno alla sua seconda edizione, promosso da Maccarese Spa in collaborazione con il WWF Italia, è tornato a valorizzare le storie di sostenibilità e riqualificazione del territorio. A poca distanza dal mare, in una location suggestiva, immersa nel tempo e vestita di verde, si premia l’impegno rivolto alla sensibilizzazione delle giovani generazioni verso la responsabilità, il rispetto e la sostenibilità ambientale.

A ricevere il riconoscimento è stata Eliana Ruggeri, insegnante del Comune di Fiumicino che ha svolto con dedizione e passione, per circa 40 anni, un importante e riconosciuto ruolo nel territorio comunale per l’educazione ambientale e alla sostenibilità delle giovani generazioni. Ha sempre anteposto il valore della collaborazione come presupposto fondamentale per diventare cittadini responsabili e consapevoli, ma anche l’azione sul campo per essere protagonisti del cambiamento verso una comunità più in equilibrio con l’ambiente. È stata, infatti, referente coordinatrice per oltre 15 anni della rete interscolastica Progetto Tirreno Eco-Schools, che, unisce tutti gli istituti scolastici del Comune di Fiumicino, con la finalità di conoscere e proteggere il territorio per un reale sviluppo sostenibile delle comunità locali.         

Le Attività di Monitoraggio

Molti ragazzi sono stati impegnati in un’attività, gestita dal WWF Italia in collaborazione la Scuola Italiana Cani Salvataggio SICS e Singita Miracle Beach, di Monitoraggio delle acque marine per la ricerca di microplastiche presso il villaggio dei pescatori, a Fregene, in diversi laboratori in spiaggia sull’ambiente marino-costiero e in visite guidate all’interno dell’Oasi Wwf Bosco Foce dell’Arrone.

L’opera di restauro

Il restauro della facciata nord e della facciata ovest del Castello di San Giorgio ha seguito le linee guida espresse dalla Soprintendenza, nell’ottica della massima conservazione della “materia originaria”, mettendo in atto scelte coerenti e compatibili con le esigenze di conservazione e d’uso, attraverso metodologie di intervento di minor impatto.

L’intervento di risanamento conservativo riguarda il bastione sul fronte principale e i prospetti dei volumi derivati dall’ampliamento del Castello. Le operazioni conservative si basano invece su un’approfondita conoscenza del manufatto, attraverso la ricerca storica e documentale, l’osservazione diretta, il rilievo geometrico e delle forme di alterazione, per raggiungere la fase dell’elaborazione critica e la scelta delle tecniche e dei materiali più idonei. Dopo un’accurata operazione di pulitura, attraverso l’intervento sulle patine biologiche, si è provveduto a eseguire operazioni puntuali di stuccatura e microstuccatura, nonché piccole ricostruzioni plastiche, realizzate al fine di garantire la funzionalità degli elementi nel tempo.