L’impianto di incenerimento, sponsorizzato da Canapini e la sua squadra con delibera 111/2008 ed ora con dichiarazioni esplicite, sarà il definitivo de profundis ambientale e della salubrità dell’aria del nostro territorio già stretto tra l’inceneritore di malagrotta in funzione già da un anno e le polveri prodotte dall’aeroporto di Fiumicino di cui è previsto il raddoppio – dicono i membri del comitato “Zero rifiuti a Fiumicino” –  Le polveri ultrasottili degli inceneritori in particolare contengono diossini, pcb, furani e metalli pesanti che sono responsabili di tumori, leucemie, patologie respiratorie e cardio vascolari, allergie e tante altre brutte cose.Questo avviene mentre il comune di Roma e quello di Fiumicino non rispettano la legge,che prevede che prima di avviare a discarica/incenerimento si deve fare la raccolta differenziata almeno al 65%, il recupero ed il riciclo dei materiali. Occorre quindi la massima mobilitazione per imporre di non costruire impianti tossici per la salute e l’ambiente”. Contro la localizzazione a Castel Campanile di una discarica e di un inceneritore dei rifiuti di Roma e Fiumicino, il Comitato ha fatto partire una raccolta firme. “Alle notizie apparse sulla stampa e confermate dagli studi in corso, in merito a nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti nel territorio nord del comune di Fiumicino al confine con Cerveteri, i cittadini, le associazioni ed i comitati di zona rispondono con un chiaro e secco no ad una nuova megadiscarica, no ad un nuovo inceneritore, ma si all’avvio urgente alla raccolta differenziata porta a porta – è riportato nella petizione – Chiediamo che la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed i comuni di Roma e Fiumicino rispettino la legge (d. lgs. n° 205/2010), la gerarchia di trattamento, gli obiettivi previsti e si costruiscano gli impianti di riciclo e compostaggio necessari alla raccolta differenziata”.