Si tratta di una delle decisioni prese durante l’assemblea che si è svolta martedì alla parrocchia Nostra Signora di Fatima, organizzata dal delegato alla sicurezza e legalità del comune di Fiumicino, Raffaele Megna, al termine di un intenso dibattito. “La riunione ha rappresentato un momento di riflessione fra molte associazioni di quartiere della zona, i Comandanti dei Carabinieri di Ostia e Civitavecchia e delle stazioni di Passoscuro e Torrimpietra, i funzionari della Polizia di Stato, il Comandante della Polizia Locale, il Dirigente scolastico Tasciotti e diversi consiglieri comunali fra cui Magionesi, Chiodi, Vona e il Presidente della Commissione Servizi Sociali Petrillo –afferma Megna – A fronte di una chiara e legittima richiesta dei cittadini di Aranova di evitare che le strade più frequentate, specie davanti le scuole, siano luoghi abituali di prostituzione a tutte le ore del giornata, c’è stata, sia nella mia relazione che negli interventi delle forze dell’ordine, una chiara esposizione di quanto sia complesso affrontare il tema della prostituzione, fenomeno che in Italia non è reato, tanto che di fatto si può intervenire in flagranza solo sullo sfruttamento delle ragazze. Dagli interventi è quindi emersa la volontà di creare immediatamente un ambiente ostile al fenomeno con una costante presenza delle forze di polizia, del volontariato, che già è all’opera in varie zone del Comune, e con l’alleanza e la collaborazione di tutte le realtà associative. Dall’altro lato, come puntualizzato da me, dalla consigliera di zona Vona e dal presidente Petrillo l’amministrazione, in collaborazione col Comune di Roma, può e deve avviare delle iniziative per il recupero delle ragazze per accompagnarle verso l’uscita dallo sfruttamento. L’assemblea di ieri rappresenta davvero un momento importante, di condivisione della problematica, tra le tante forze che
saranno impegnate in prima persona nelle prossime settimane per arrestare questo fenomeno. Tra due mesi ci incontreremo di nuovo per verificare se siano stati fatti o meno dei passi avanti”. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale della lista civica Destinazione Futuro, Giuseppe Picciano. “La sicurezza non può essere un tema da cavalcare un giorno sì e uno no – dice Picciano – Non si possono utilizzare due pesi e due misure a seconda del ruolo che sta occupando in quel preciso momento, in opposizione o in maggioranza. Megna e tutto il Pd hanno passato cinque anni puntando il dito, a loro dire, sull’inefficienza di un’amministrazione incapace di combattere la prostituzione e potenziare gli organici delle forze dell’ordine e ora che possono finalmente farci vedere di cosa sono capaci fanno marcia indietro? Ora che Megna è delegato alla sicurezza fa finta di nulla e si nasconde dietro le leggi, la burocrazia e chissà cos’altro? Il centrosinistra ha vinto le elezioni promettendo sicurezza, potenziamento delle forze dell’ordine, lotta alla prostituzione. Nemmeno cento giorni dopo fa marcia indietro e ci dice che non si può fare nulla: che le forze dell’ordine non arrivano per colpa dei tagli del Governo, che la mancata assunzione dei vigili urbani è da addebitarsi all’ex maggioranza e che la prostituzione non si può estirpare per via delle leggi. Mi chiedo: che fine hanno fatto tutti i progetti snocciolati in campagna elettorale? Che fine ha fatto la promessa di potenziare le forze dell’ordine? Gettare così la spugna rischia di legittimare tantissime organizzazioni criminali che su Fiumicino hanno gli occhi puntati. Gli strumenti per combattere la prostituzione ci sono: la video sorveglianza, un gruppo interforze e controlli capillari. Tutti progetti messi in campo dall’ex comandante della polizia locale Petralia. Il centrosinistra li ha criticati per anni, pur di fronte ai risultati che ogni anno venivano forniti.  La loro soluzione? Non esiste. Oggi, per l’ennesima volta questa maggioranza getta la maschera. Gli impegni presi in campagna elettorale? Tutte promesse da marinaio”.