L’incidente avvenuto martedì 23 settembre in via Redipuglia, a Isola Sacra, all’altezza del civico 21, e costato la vita a Simona Bortoletto, continua a sollevare interrogativi.
A distanza di due giorni dall’accaduto, gli inquirenti stanno approfondendo ogni aspetto della vicenda. Alla guida dell’auto c’era un uomo che, secondo quanto emerso, avrebbe trascorso la serata insieme alla donna poco prima del tragico impatto.
“Non so cosa sia successo, forse si è messa in mezzo alla strada per salutarmi”, ha dichiarato l’uomo — attualmente indagato per omicidio stradale — ai microfoni della trasmissione di Rai 1 “La Vita in diretta”.
Il fascicolo è stato assunto personalmente dal Procuratore Capo della Procura di Civitavecchia Alberto Liguori, che intende valutare tutte le ipotesi. In particolare saranno verificati anche elementi che, nei primi rilievi della Polizia Locale, potrebbero non essere stati messi a fuoco. Al momento nessuna ipotesi è esclusa, compresa quella del femminicidio.
L’uomo, intervistato, durante la trasmissione Rai, ha respinto ogni accusa: “Per me era come una sorella, stava sempre a casa mia. Non avevamo litigato. Avevamo mangiato insieme con i bambini. Ho visto il vetro che è scoppiato e sono sceso dalla macchina, ho la coscienza pulita”.
La ricostruzione resta al vaglio degli inquirenti, che hanno ascoltato anche il figlio di Simona Bortoletto e sentiranno nuovamente l’uomo per chiarire i molti punti ancora oscuri della tragedia.