Nella notte di ieri ignoti hanno dato fuoco ad una trivellatrice che era stata lasciata in una stradina interna di via della Trigolana, nel tratto tra via del Campo Salino e via della Muratella.

La macchina, del valore di circa 200 mila euro, è stata completamente distrutta dall’incendio, certamente di origine dolosa. Da una settimana le trivelle della ditta Spea avevano cominciato a saggiare i terreni della Maccarese spa nella zona di via dell’Olivetello, Campo Salino e via della Trigolana. Suscitando le immediate preoccupazioni di tutti i residente della zona considerato che proprio in quelle aree è previsto il raddoppio del Leonardo Da Vinci.

Dopo l’esposto del Comitato Campo Salino, c’erano state le proteste del Comitato FuoriPista che chiedeva chi avesse autorizzato i rilievi in zona di Riserva. A questo proposito lo stesso comitato con un comunicato stampa ha immediatamente preso le distanze dall’episodio stigmatizzando gesti di questo tipo simili in qualche modo al boicottaggio dei movimenti No Tav: “Il Comitato FuoriPISTA ha da sempre fatto della legalità la propria bandiera ponendo al centro della propria azione di opposizione al progetto di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino proprio il rispetto delle leggi e delle procedure democratiche da parte di tutti: cittadini, enti locali e società private – si legge nella nota – esprimiamo con forza la propria netta condanna per qualsiasi atto di violenza e/o  di illegalità, ribadendo  la propria contrarietà a ogni  forma di azione che si ponga  al di fuori della legge”.

Nello stesso comunicato il comitato rivela di aver ricevuto dalla Commissione Riserva, alla quale si chiedevano informazioni su eventuali autorizzazioni alle trivellazioni, l’assicurazione che da parte dell’ente “non è mai stato dato alcun parere favorevole, né risulta sia stata data alcuna autorizzazione da parte degli enti gestori, comuni di Fiumicino e di Roma Capitale”. 

Una assicurazione che è arrivata ufficialmente anche dal sindaco Esterino Montino: “Non c’è stata alcuna comunicazione, richiesta e tanto meno abbiamo rilasciato permessi o autorizzazioni su lavori di carotaggio a Maccarese – ha detto il sindaco – Ho direttamente chiesto agli Aeroporti Romani già alcuni giorni fa se ci fossero interventi in corso, di che tipo e se legati o meno all’ampliamento dell’aeroporto. Ribadisco con la consueta chiarezza che questa amministrazione rimane contraria a qualsiasi ipotesi di raddoppio del Leonardo Da Vinci”.

La ditta incaricata dei sondaggi, la Spea, dopo l’incendio ha portato via le altre due trivellatrici che erano rimaste nella zona di via del Campo Salino, per la preoccupazione di nuovi danneggiamenti. Che sembrano più opera di qualche isolata testa calda. Sono stati distrutti nell’incendio anche tutti i carotaggi, i campioni dei sondaggi che vengono utilizzati dalle trivelle, gettati in un canale vicino. I carabinieri indagano contro i possibili autori. 

Un precedente analogo, pur in proporzioni molto diverse, si era verificato il 5 marzo del 2007 fa sempre in quella zona. Accadde quando la giunta Canapini aveva intenzione di asfaltare via del Campo Salino. Durante la notte precedente i lavori, sempre mani ignote tagliarono i fili che permettevano ai macchinari di funzionare. Dopo quel boicottaggio non si fece più nulla e la strada restò sterrata. Potrebbe trattarsi della stessa mano? La possibilità c’è, almeno se non si crede al caso…

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