Decine di carpe morte nell’Oasi di Macchiagrande del WWF. La scoperta è stata fatta ieri pomeriggio dal responsabile dell’Oasi Riccardo Di Giuseppe che mentre passava sul ponticello del Canale delle Acque Alte ha visto i pesci galleggiare. Tutte carpe di grosse dimensioni, 4-5 chili l’una, tipiche di questa zona di Maccarese, ma anche esemplari molto resistenti che vivono nel fango. <<L’acqua era torbida ma non presentava tracce di sostanze oleose o idrocarburi – racconta Di Giuseppe – certamente si tratta di avvelenamento, questi animali non muoiono così senza un forte impatto inquinante. Potrebbe trattarsi di uno sversamento o di qualche diserbante finito nella rete dei canali che poi ha provocato la morte di questi animali>>.
Nel passato, sempre su quel canale, si sono verificate altre morie di pesci ma sempre nel periodo estivo quando le temperature aumentano e si riduce l’ossigeno disciolto nelle acque, ma d’inverno si tratta di una novità assoluta. Un’anomalia, così come lo è la chiusura della foce dello stagno di Focene, in secca a causa delle mareggiate. <<Di sicuro quel canale è inquinato – aggiunge Di Giuseppe – e attraversa tutta l’area protetta dell’Oasi. Fino a qualche mese fa avevamo una sonda multiparametrica a immersione che monitorava in tempo reale la qualità delle acque. Ma è stata ritirata dall’amministrazione comunale insieme a quella sulla foce dell’Arrone. Bisogna ripristinarle immediatamente, senza nessun controllo sui canali siamo tornati al buio, un grave passo indietro di almeno 10 anni>>.