“Durante il Consiglio comunale di oggi, giovedì 24 luglio, si è consumato un fatto di straordinaria gravità istituzionale, politica e morale. Al momento della discussione e del voto sulla mozione che abbiamo presentato in merito a quanto sta avvenendo in Palestina, la maggioranza ha deliberatamente abbandonato l’aula. Un gesto che dimostra la totale mancanza di sensibilità politica e umana di fronte a un dramma che sta causando la morte di decine di migliaia di persone, tra cui moltissimi bambini.
La fuga della maggioranza di fronte a una discussione così importante è un atto che offende il ruolo delle istituzioni, il senso della democrazia e il dolore di milioni di persone innocenti. Chi oggi si è girato dall’altra parte invece di affermare la pace e la dignità dei popoli, è lo stesso che si batte il petto nelle cerimonie religiose, ma tradisce il senso stesso del Vangelo. Perché – come insegna Papa Francesco – il Vangelo non si predica a parole: si pratica con il coraggio, con l’impegno e con la coerenza.
E se non si riesce a provare empatia verso il dolore e la sofferenza di un popolo o anche di una sola persona, allora non si può davvero averne nemmeno per la città che si amministra. Perché l’amministrazione quotidiana richiede valori profondi, senso di giustizia, capacità di ascolto e umanità. Senza questi, siamo messi male, non solo come istituzioni, ma come comunità.
Per quanto ci riguarda, continueremo a portare avanti la nostra battaglia politica e morale contro il genocidio in atto e contro chi preferisce il silenzio complice alla responsabilità politica”.
I Consiglieri comunali di opposizione