Pur in presenza di una articolazione di vedute all’interno del Comitato Pendolari, chi scrive è stato a lungo del parere che l’”aiuola mediterranea” (come fu presentata al momento dell’apertura della prima parte del parcheggio) stia meglio incolta e lasciata ai colori della vegetazione spontanea, senza venire potata, perché la potatura renderebbe necessario poi ripulirla dai rifiuti, e qui, si sa, si sfiderebbe veramente l’impossibile. Ma i rovi no. Visto che quando, a breve, essi avranno invaso completamente il marciapiede, costringeranno i pedoni a ricominciare a camminare in mezzo alla strada proprio come si doveva fare prima che il marciapiede venisse completato. E questo, in una strada di così (ahimè) veloce scorrimento fa ridestare paure mai sopite… Inoltre, tutto questo avverrà molto prima che da tali rovi sboccino e fruttifichino gli auspicati fiori, in modo da produrre un po’ di more che sarebbero utilissime a dare un po’ di conforto a chi scende dal treno dopo aver fatto la sauna nelle costipatissime carrozze su cui ci troviamo a viaggiare. No, i rovi bisognerà che qualcuno li tagli: e poiché non vorremmo correre il rischio di venire citati per danni all’aiuola mediterranea (come è avvenuto ad altri in altre situazioni), pensiamo sia proprio opportuno se ne faccia carico l’Amministrazione. No?”  Andrea Ricci Portavoce Comitato Pendolari Maccarese – Palidoro