“Vi racconto una storia, 2 giorni fa esco verso le 21 per andare a lavorare e fuori casa ci sono 6-7 ragazzini a chiacchierare (bestemmie etc.) Verso le 24 mi chiama mia moglie che stava a casa da sola con la bambina dicendomi di aver sentito un forte botto e aver visto quei ragazzini scappare via. La mattina alle 6.00 torno dal lavoro e trovo il vetro della macchina del vicino in frantumi. Ieri sera mentre cenavo, passano di nuovo quei ragazzini (c’è anche una ragazza), che tra varie risate esclamano: “Ancora ci sono i vetri di ieri”). Purtroppo non faccio in tempo a uscire da casa che si sono volatilizzati. Faccio presente che sto al piano terra rialzato, vedo chiunque passa e sento tutto. Ma non finisce qui, questa sera verso le 22.00 mi sto preparando per andare al lavoro e sento di fuori dei ragazzini dire: “Stasera rompiamo il vetro a questa macchina”, (la mia) e vanno via. Mi vesto, li vedo tornare, si avvicinano alla macchina e uno di loro ha una pietra in mano, gli lancio un urlo e scappano. Prendo la macchina, faccio un po’ di giri e li trovo seduti al tavolino delle giostre. Scendo, all’inizio negano il tutto, poi uno di loro chiede scusa, dicono che volevano divertirsi, tra di loro c’è sempre questa bambina dell’altra sera. Io anche se ci vivo, conosco poca gente a Passoscuro, ma dei ragazzi che stavano li mi hanno detto di chi sono figli. Domani vado da i carabinieri, sperando solo di trovare genitori “all’antica” e non come tanti che vedo al giorno d’oggi che difendono i loro figli anche davanti alla peggio maleducazione etc. Quello più grande avrà 11 anni,e mi è rimasto impresso il volto di questa bambina. Io a quell’età da solo non potevo uscire… Scusate se mi sono dilungato troppo”.

Lu Cignolo
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