Nell’area C della pineta di Fregene sono stati rimossi tutti i tronchi caduti a terra ormai da troppi anni.  Una situazione che aveva fatto sollevare non poche proteste, come quella singolare nel luglio 2020 quando erano spuntate diverse croci di legno con tanto di epigrafi a ridosso degli alberi tagliati e crollati.

Adesso, a distanza di oltre due anni, finalmente qualcosa si è mosso, evidentemente si è trovato un modo per aggirare il problema della “rinaturalizzazione” delle alberature cadute che davano un senso di totale abbandono.


L’operazione, che ha visto in prima linea l’assessore all’Ambiente Roberto Cini, non si è limitata solamente alla rimozione dei tronchi caduti, ma ha visto gli operai tagliare anche piante secche e rami che rappresentavano un pericolo per l’incolumità pubblica.


“Era da tempo – dice il consigliere comunale Fabio Zorzi – che ci eravamo posti questo obiettivo di decoro. Finalmente grazie all’assessorato all’Ambiente è stato possibile rimuovere i tronchi nei quali si annidavano anche parassiti pericolosi.
L’area C ha ora riacquistato tutta la sua suggestione e in questo modo si sono liberati i vialetti per le passeggiate ed è anche stato eliminato il pericolo di ulteriori crolli”.

Non sono stati toccati invece i tronchi dei pini crollati nell’area A, denominata “Parco Fellini”. Una scelta dettata dal fatto che sta per partire un intervento di riqualificazione nel quale è previsto che gran parte dei quelli caduti vengano trasformati in sculture, da un artista affermato, raffiguranti personaggi che hanno preso parte ai film del regista Federico Fellini.