È caduto a nemmeno un metro da un gioco per i bambini. Un pino secolare ieri mattina alle 11.00 è crollato all’improvviso nella pineta di Fregene finendo a pochi centimetri di distanza dalla base della “carrucola”, un cavo a cui si aggrappano i bambini.

“Abbiamo sentito il boato dai campi e siamo usciti tutti a vedere – racconta Paolo Bottan maestro di tennis del circolo La Ginestra – era un pino gigantesco alto una ventina di metri, per fortuna in quel momento non c’era nessuno nei paraggi altrimenti sarebbe stata una tragedia. E pensare che proprio in quel punto vediamo spesso gruppi di sportivi radunarsi per fare ginnastica all’aperto”.

Dei 20 ettari complessivi della pineta, proprio quella zona, “l’Area C” non recintata e aperta al pubblico nel pieno centro di Fregene, è da tempo a alto rischio. L’ex sindaco Mario Canapini, dopo ripetuti crolli, ne aveva interdetto l’accesso con ordinanza il 27 ottobre del 2009. In attesa di tagli e potature che sono sempre stati rinviati, l’ordinanza non è mai stata ritirata ma la “messa in sicurezza” non si è più vista, al contrario dell’Area A, quella recintata, ripetutamente oggetto di interventi. Risultato: chi conosce il pericolo la evita ma la maggior parte delle persone la frequentano ignari del pericolo.

Basta fare una passeggiata per vedere lo stato in cui è ridotta, a terra ci sono ancora diversi tronchi crollati negli ultimi anni. Un “cimitero dei pini” che non solo dimostra la situazione di pericolo ma che contribuisce anche a indebolire il resto delle piante.
“Non bisogna essere degli specialisti per sapere che in quei tronchi trovano rifugio i parassiti che poi si propagano nelle ultime piante sane rimaste”, spiega Giovanni Bandiera, presidente della Pro Loco.

“L’intervento di messa in sicurezza è previsto per l’Area C – commenta l’assessore comunale all’Ambiente Roberto Cini – stiamo aspettando l’approvazione del bilancio per procedere. A questo punto, però, faremo un sopralluogo con il responsabile tecnico per decidere se nel frattempo non sia il caso di chiudere proprio l’intera zona al pubblico”.

Anche perché, sempre nell’Area C della pineta è stata recentemente autorizzata l’apertura di un parco giochi privato per bambini che si trova a poca distanza dai crolli. “È vero che le giostre sono state messe sotto dei pinetti bassi ma bisognerebbe almeno avvisare i genitori dei rischi che corrono i bambini nell’allontanarsi anche di poche decine di metri”, dice il presidente della Pro Loco.