“La Pineta di Fregene risale al 1666, anno in cui Papa Clemente IX volle piantare dei particolari pini provenienti dalla lontana Anatolia. Oggi possiamo considerarla una realtà europea di biodiversità unica nel suo tipo, in quanto l’area concentra alcuni degli esemplari più vetusti in Europa, tanto che diversi superano i 220 anni, cosa inusuale in Italia.

Nelle precedenti verifiche da parte anche dell’Università della Tuscia, si era richiesto di agire subito a tutela di questi alberi unici nella loro specie, unici nel riuscire a ambientarsi in un habitat diverso, eppure sono ancora in piedi, come soldati reduci da antiche battaglie e ora sotto un nuovo attacco da parte dell’incuria e di azioni di potature non consone al tipo di alberature.

In tanti si sono adoperati a consigliare alle amministrazioni di spingersi ad una cura particolare per questa tipologia di alberi, in quanto bisognosi di una attenta e specifica potatura e di una sana pulizia, e invece hanno subito solo tagli oppure abbattimenti peggiorando ancora di più la situazione  iniziale. Inoltre le precedenti verifiche avevano già evidenziato “interventi di potatura severi e mal eseguiti” Botanico Marco Andrielli Aprile 2016. Ne abbiamo viste tante ma ultimamente la situazione sembra ormai giunta alla fase di non ritorno.

I punti salienti a tutela della pineta sono tre: Studio, manutenzione e ripiantumazione e invece ci troviamo solo al quarto punto, cioè il taglio e basta. E’ nato un comitato spontaneo a tutela della pineta di Fregene e da qui nasce un documento importante a firma dell’Agronomo  Aurelio Valentini che dichiara senza possibilità di smentita che continuano i tagli aggressivi contro gli inermi pini di Fregene portandoli inesorabilmente alla loro morte, eppure ci vorrebbe poco, un maggiore controllo da parte dell’amministrazione di Fiumicino, un preciso regolamento della potatura oggi inesistente, un investimento adeguato e un progetto per portare la nostra Pineta di Fregene verso un polo naturalistico a carattere nazionale come unico esempio di biodiversità sito in Europa e invece siamo qui a raccontarci il suo “de profundis”.

Noi di Fratelli d’Italia di Fiumicino proponiamo che la pineta di Fregene possa esser  proposta alla sua candidatura come sito naturalistico patrimonio dell’Unesco. L’agronomo denuncia la potatura non consona dei pini di tipo Pinus Pinaster su Viale della Pineta di Fregene, e già molti pini stanno morendo dopo appena tre anni dalla potatura. Ora diciamo basta.

Fabrizio Ghera, capogruppo consiliare in Regione, interverrà ulteriormente in Regione Lazio a presentare una interrogazione mirata alla tutela della pineta e la richiesta di presentarla come area protetta a patrimonio dell’Unesco. Mentre in Consiglio comunale Stefano Costa, capogruppo comunale Fdi, presenterà una interrogazione all’Assessore all’Ambiente Cini. Una cosa è certa, è rimasto poco tempo per la nostra pineta”.

Massimiliano Graux – Fdi