Gentile Redazione, scrivo a nome di alcuni genitori del territorio di Fiumicino, perché vogliamo esprimere la nostra crescente preoccupazione per quella che ormai è diventata una tendenza consolidata: la presenza sistematica di esponenti politici, in particolare della maggioranza comunale, all’interno dei plessi scolastici, in occasione di assemblee degli studenti o di eventi a vario titolo organizzati dalle scuole. 

In questo senso, ci affianchiamo alla segnalazione di un paio di settimane fa fatta da alcuni genitori dell’IIS Leonardo Da Vinci di Maccarese, che denunciarono la partecipazione non annunciata di una consigliera comunale a un’assemblea degli studenti. Dopo quella segnalazione pensavamo che la cosa non si sarebbe ripetuta, e invece ancora ieri su Facebook è uscito un post di una consigliera comunale, Federica Cerulli, che ha partecipato a un evento scolastico presso una scuola di Fregene, nell’ambito della “Settimana della Legalità”. 

Pensiamo che la consigliera in questione sia in buona fede, altrimenti non avrebbe pubblicizzato la cosa, ma siamo sempre convinti che all’interno delle scuole i rappresentanti politici non debbano entrare. Bisognerebbe sapere chi seleziona gli ospiti delle scuole? Perché gli interventi assumono toni e contenuti che sanno di autocelebrazione politica più che di educazione civica? I dirigenti scolastici non dovrebbero garantire la regolarità e il pluralismo? Non siamo contrari al dialogo tra istituzioni e studenti, tutt’altro: ma questo deve avvenire in un contesto trasparente, plurale, e soprattutto rispettoso della natura educativa della scuola, con il contributo di figure competenti e senza secondi fini.

Abbiamo già fatto presenti le nostre perplessità nelle sedi opportune, crediamo che la riflessione debba essere condivisa prima di tutto con il mondo della scuola, ma sentiamo l’esigenza di condividere con più persone possibile anche al di fuori delle scuole questo nostro stato d’animo. Per questo abbiamo deciso di scrivere questa lettera. I nostri figli hanno diritto a una scuola libera e indipendente. Il rispetto per le istituzioni si costruisce con l’esempio, non con la propaganda. Distinti saluti, Un gruppo di genitori del territorio di Fiumicino.

Anna