L’evento è organizzato dalle Associazioni di Fregene e Maccarese. Lo spreco del cibo è uno dei comportamenti sbagliati che noi italiani compiamo ogni giorno, senza riflettere. Prima di buttare qualche avanzo nella pattumiera pensiamoci: ben il 30 per cento dell’immondizia è composto da alimenti non consumati. La sacralità del cibo, a cominciare dalla conservazione del pane, usanza appartenuta alla cultura di tutti i tempi e di tutti i popoli, sembra essere totalmente sparita. Dal 1974 lo spreco mondiale di cibo è cresciuto del 50%. In Italia ogni anno si buttano via alimenti che potrebbero nutrire 44 milioni di persone, che equivale ad un valore di circa 37 miliardi di euro, il 3 per cento del nostro Pil. La Biblioteca Gino Pallotta di Fregene è partita da queste cifre per riflettere su molti comportamenti sbagliati che compiamo nella vita di tutti i giorni che danneggiano l’ambiente alterandone gli equilibri. Spesso utilizziamo quello che serve al momento senza porci il problema del futuro. Sicuramente dalla analisi di ciò che sprechiamo potremo cominciare a modificare il   nostro “stile di vita” rendendolo più equilibrato, acquisendo al contempo non solo le conoscenze ma anche quei valori e atteggiamenti più attenti nei confronti dell’ambiente in cui viviamo quali la partecipazione, il senso di comunità, il rispetto del territorio e quindi di noi stessi e degli altri. Da qui è nata l’idea di intraprendere riflessioni sulle tematiche legate alla salvaguardia dell’Ambiente insieme alle Associazioni di Fregene e di Maccarese: Biblioteca dei Piccoli, Centro Anziani Maccarese,Comitato Fuoripista, Consorzio Fregene Sicura, Ecomuseo del Litorale Romano – Polo di Maccarese, Fondazione Catalano, Il Piccolo Principe, L’Albero, Insieme Harmonico, Maremoto, Natura 2.000, Pro Loco Fregene-Maccarese. Abbiamo invitato Antonio Galdo, giornalista e scrittore fortemente impegnato nella lotta globale contro il cattivo uso delle risorse ambientali primarie, che verrà presenterà il suo libro “Non sprecare” Ed Einaudi, sabato 29 gennaio, alle ore 18,15, presso la sala conferenze di via del Buttero 3. L’evento, moderato dal giornalista Fabrizio Monaco, richiama la nostra attenzione sulla possibilità di consumare meno, ridurre i rifiuti, limitare gli imballaggi, fino a trasformare gli sprechi in risorsa, in nome di una solidarietà possibile e tangibile. “I nostri frigoriferi traboccano di cibo che neanche tocchiamo prima di gettarlo nella spazzatura. Afferma Antonio Galdo. Negli armadi non riusciamo più ad infilare vestiti e scarpe perché sono troppi e non ci servono. Distruggiamo risorse naturali che la Terra non è più in grado di riprodurre. Per scrivere questo libro, ho incontrato padri e figli, mamme, monaci e scienziati, uomini di fede e non credenti, mercanti e servitori dello stato, geni dell’arte e visionari del volontariato a mille dimensioni, capi di piccole comunità ed eredi di grandi imperi economici. Ho cercato di scoprire, dentro ciascuno di loro, il seme di una resistenza a ciò che sembra ineluttabile. Sono andato a vedere che cosa accade in tanti regni geografici del benessere, in Europa, in America, in Cina, e mi sono convinto che la battaglia contro lo spreco è tutta da combattere, anche con gioia, perché è una straordinaria avventura verso un nuovo stile di vita. Provate ad immaginare quale sarebbe stato l’undicesimo comandamento. Siamo diventati tutti spreconi per i motivi più svariati: abitudine, indifferenza, distrazione. O anche miopia e vizio. Viviamo con l’orologio sincronizzato nel tempo della società ‘usa e getta’ e siamo ossessionati da uno stile, ormai diventato naturale, che si traduce nella cancellazione della parola sobrietà, considerata fuori moda, e nello sperpero di cose tangibili, dalle risorse naturali al cibo, e di beni immateriali. I più importanti, quelli che non hanno prezzo, non si trovano sul mercato, eppure ci appartengono come parte integrante della persona umana. La vita (e il suo dopo, cioè la morte), la salute, la bellezza, il tempo, le parole, il talento. La lotta contro lo spreco, che cova come un serpente dentro ciascuno di noi, è affidata allo sforzo di alcune minoranze. Magari anche di singole persone, forti e coraggiose. Sono loro che invocano e praticano il dittico “Non sprecare”. (Marina Pallotta)